Donne di Mare lancia un appello al Governo siciliano per sollecitare la nomina di un assessore donna alla Pesca. La giovane e battagliera associazione di esperte marine dei diversi campi (biologia, legalità, pesca, sviluppo, gastronomia) contesta la nuova composizione del Governo dell’Isola.
“Si tratta di un ‘monogenere’ – sostiene l’associazione – peggiore del peggior monocolore. Donne escluse dalle decisioni, ma anche dalle consultazioni: la Consulta Regionale della Pesca, dove Donne di Mare siede, non viene riunita da tempo immemorabile. Che il Governo Siciliano abbia paura dell’ingegno femminile? Se così non fosse, il nuovo assessore all’Agricoltura con delega alla Pesca, cui Donne di Mare riconosce una competenza in merito – prosegue la nota – potrebbe utilizzare l’ultimo sprazzo di Feste per convocare la Consulta e le sue – gratuite e volontarie – esperte. Intanto, nelle spiagge, la spazzatura aumenta. Nei porti, la pesca artigianale boccheggia. Nel mare, l’illegalità regna. Se il Mediterraneo fosse donna, non lo permetterebbe. Un regalo per i 18 anni di Greta Thundberg: un’assessora donna alla Pesca, in Sicilia”.