Sopralluogo nei giorni scorsi da parte dell’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà nel museo archeologico e all’area del Monte Iato. Nel corso della visita, l’assessore ha visionato lo spazio delle “Case Dalia” che ospita il museo, ma anche il sito a monte, il cui primo insediamento risale al X – IX secolo a.C. e in cui vi sono i resti dell’abitato , del teatro ellenistico e dell’agorà. Un luogo nel quale da decenni è attiva la Missione archeologica dell’Università di Zurigo che opera in convenzione con il parco archeologico.
L’assessore, che è stato accompagnato nel sopralluogo dal direttore del Parco Stefano Zangara, alla presenza del parlamentare regionale Mario Caputo, ha chiesto che il Parco rediga, d’intesa con la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Palermo, un progetto di fruizione e messa in sicurezza dell’area archeologica, che preveda passerelle per le visite, il ripristino della segnaletica interna, una staccionata in legno e nuove reti che garantiscano le condizioni di sicurezza che si rendono necessarie.
Inoltre, d’intesa con il direttore del parco archeologico Zangara, sarà organizzata una conferenza di servizi a cui saranno invitati vari attori istituzionali affinché sia promosso un intervento complessivo di messa in sicurezza non più differibile, che interessi la stradella di accesso al museo, anche recentemente soggetta a smottamenti, e la strada che conduce al sito archeologico.
“Durante il sopralluogo – sottolinea l’assessore Alberto Samonà – abbiamo pianificato le azioni che si dovranno compiere perché il sito possa essere visitato in piena sicurezza. Si tratta di un luogo unico e di grande fascino, che ha bisogno di una costante azione di manutenzione e di una promozione che possa rilanciarlo, perché la sua storia e le preziose testimonianze archeologiche che vi sono custodite meritano di essere conosciute da tutti”.