Nel 2016 la Fondazione Istituto nazionale del dramma antico (Inda) di Siracusa ha avuto ricavi per 5,7 milioni di euro, di cui il 68% generato da attività commerciali. Gli incassi da biglietteria sono stati 3,2 milioni di euro (+5,6% rispetto al 2015). Sono alcuni dei numeri del bilancio 2016 che pongono l’Inda in cima tra le realtà teatrali italiane insieme all’Arena di Verona.
Inoltre, la Fondazione, commissariata da febbraio dello scorso anno, ha raggiunto il record storico di 119.377 spettatori (+3,6%) dei quali oltre 37 mila studenti. L’incremento dei ricavi e una riduzione dei costi di gestione hanno generato un margine operativo lordo superiore del 47% rispetto all’anno precedente ed un utile netto di 90.135 euro. La Fondazione ha quindi ridotto i debiti complessivi portandoli a 414mila euro. Nessun debito nei confronti di banche ed istituti di credito. Inoltre nel 2016 per la prima volta la Fondazione non ha mai ricorso ad alcun prestito grazie ad una continua ed attenta gestione finanziaria.
Cinque repliche in tournée in tre teatri di pietra (Segesta, Taormina ed Ostia antica) hanno completato il programma teatrale del 2016 aggiungendosi alle molteplici attività di diffusione della cultura classica attraverso mostre, convegni, attività con le scuole, l’Accademia d’arte del Dramma Antico ed al Festival internazionale del teatro classico dei giovani a Palazzolo Acreide. L’esercizio 2016 è stato infine caratterizzato dall’avvio di numerosi interventi di miglioramento delle pratiche gestionali ed organizzative.
“In dieci mesi di lavoro intenso – ha dichiarato il commissario straordinario della Fondazione Inda, Pier Francesco Pinelli – abbiamo mostrato quanto sia ampio il nostro potenziale raggiungendo traguardi record sia dal punto di vista teatrale e culturale che dei risultati economici e finanziari. Siamo coscienti che si deve ancora migliorare molto e che potremo riuscirci se metteremo competenze eccellenti, passione e dedizione unicamente al servizio della crescita della Fondazione”.
Piena soddisfazione è stata espressa anche dal ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini: “Gli ottimi risultati della gestione commissariale dell’Inda dimostrano quanto sia possibile, attraverso un’attenta gestione finanziaria e un’adeguata programmazione artistica, conseguire importanti obiettivi di risanamento incontrando il favore del pubblico. Un modello esemplare che può e deve ispirare le realtà italiane dello spettacolo”.