giovedì, 14 Novembre 2024

La Sicilia riparte dai musei aperti di notte e dalle grandi mostre nel 2015

Musei aperti anche la notte, valorizzazione dei siti Unesco, card Sicilia. Sono alcuni dei punti del programma di rilancio dei beni culturali siciliani che l'assessore Mariarita Sgarlata ha presentato alla Bit di Milano nel corso di un'animata conferenza stampa condotta da Patrizio Roversi e Syusy Blady.
"Dobbiamo tutelare, conservare ma soprattutto valorizzare i nostri beni culturali per farvi trovare una Sicilia diversa, migliore. Ma per far questo è necessario fare sistema. Intanto da oggi in poi vige il principio di reciprocità. Finora abbiamo lasciato andare le nostre opere, ora questo non accadrà più. Non ci possiamo più permettere di mandare in giro i nostri tesori senza avere un ritorno di immagine. Per questo, durante il periodo dell'Expo, avremo in Sicilia una mostra di Caravaggio organizzata dal Cleveland Museum, a costo zero per la Sicilia, così come la mostra di Antonello da Messina che il Mart di Rovereto organizzerà nell'isola l'anno prossimo, in cambio dei quadri che abbiamo prestato al museo trentino per la sua mostra dedicata al ritratto".
Ma i progetti di Sgarlata non si concludono qui: "Quest'estate troverete i siti archeologici puliti grazie a un accordo con i forestali avviato l'anno scorso; e soprattutto alcuni di questi siti, saranno aperti anche di notte. Quest'anno saranno fruibili solo quelli dotati di un adeguato impianto di illuminazione ma il nostro obiettivo è aprirli tutti con un'azione di distribuzione bilanciata dei custodi. Infine, abbiamo avviato il progetto del biglietto integrato su Piazza Armerina, Aidone e Morgantina che, dopo le iniziali remore, sta iniziando a riscuotere un certo successo. Si tratta di un'iniziativa che farà da apripista al progetto di una card Sicilia per tutti i siti della regione. Inoltre abbiamo riorganizzato il Dipartimento e perimetrato i parchi, primo passo perché raggiungano l'obiettivo dell'autonomia finanziaria".
Ma la strategia della Sgarlata non può tralasciare l'importanza dei siti Unesco che, con l'ormai prossimo inserimento dell'itinerario arabo-normanno nella World Heritage List, toccheranno quota sette, ovvero pari a quelli di tutta l'Italia meridionale. Il progetto dei siti Unesco che l'assessorato ai beni culturali sta portando avanti prevede la realizzazione di un Museo virtuale in ognuno dei sette siti con l'utilizzo di tecnologie digitali e applicazioni per smartphone, oltre a un fittissimo calendario di eventi. D'altra parte, è in arrivo una stagione di "innovazione tecnologica, indicata dalla linea guida principale della programmazione europea 2014-2020, capace di rendere ancora più emozionante un viaggio in Sicilia". Diventano così concreti gli itinerari alternativi, presentati alla Borsa di Paestum a novembre 2013, che si snodano tra le isole Egadi; la via Valeria, strada romana che connetteva Messina a Marsala; i siti di Sabucina, Polizello, Lentini, Pantalica e Thapsos, custodi delle origini della Sicilia; i castelli medievali dell'entroterra siciliano, da Gela a Sperlinga; la Catania sotterranea; i teatri greco-romani più piccoli, fra cui quelli di Tindari, Palazzolo, Eraclea Minoa.

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