Gli Argenti di Morgantina potranno restare in Sicilia. Il Metropolitan Museum di New York, infatti, ha fatto sapere di non volere indietro i reperti che ogni 4 anni, in base a un accordo del 2006, venivano trasferiti da Aidone al museo newyorkese. A sottolinearlo il direttore del Metropolitan Museum, Max Hollein, in una nota inviata all’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà, nella quale definisce ‘obsoleto l’accordo del 2006’, aderendo, in pratica, alla richiesta che, anche di recente, era stata avanzata dallo stesso assessore Samonà, di far restare gli argenti nel Museo archeologico di Aidone, in cui sono esposti.
“Riteniamo – scrive Max Hollein nella lettera indirizzata all’assessore dei Beni Culturali della Regione Siciliana – che sia meglio sospendere questo scambio, vista anche l’importanza degli Argenti per il Museo nel quale sono ospitati e per la fragilità degli stessi”.
Il direttore del Met inoltre, nella lettera, si è detto disponibile a una modifica dell’accordo, che passi da una rinnovata partnership che coinvolga il Metropolitan e il Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas, finalizzata a sancire una collaborazione fra le due istituzioni “attraverso prestiti che possano far conoscere ai visitatori del Museo statunitense la ricchezza del patrimonio culturale siciliano”.
“Accolgo con grande soddisfazione la lettera del direttore del Metropolitan Museum di New York – sottolinea l’assessore Alberto Samonà – che viene incontro alle richieste del Governo regionale, tenendo conto delle mutate condizioni storiche e riconoscendo la legittima esigenza del Museo di Aidone a mantenere gli Argenti di Morgantina. Una disponibilità per cui ringrazio il Direttore Max Hollein e in virtù della quale si gettano le basi per una prestigiosa collaborazione scientifica e culturale fra il Met e il nostro Museo Salinas. Ritengo, infatti, che la politica degli scambi culturali, che sta già dando effetti molto positivi con la Grecia e i suoi musei, sia la grande opportunità dei prossimi anni, per valorizzare al meglio il nostro patrimonio culturale e dar vita a iniziative comuni, in grado di garantire una vetrina di vasta risonanza internazionale alla Sicilia e ai nostri musei e parchi archeologici”.