Il percorso per inserire l'itinerario arabo-normanno nel patrimonio dell'Unesco procede a gonfie vele. Ma a quanto pare, Palermo non intende fermarsi qui. Il prossimo passo potrebbe essere l'inserimento del Serpotta e del Barocco palermitano. L'appello è stato lanciato ufficialmente da padre Giuseppe Bucaro, durante il convegno "Palermo, la bellezza che salva" organizzato nell'ambito del progetto "Il Genio di Palermo", un progetto di sviluppo locale rivolto ai residenti dei mandamenti Palazzo Reale – Albergheria, Monte di Pietà – Capo, Tribunali – Kalsa e Castellammare – La Loggia.
Tra i presenti il sindaco Leoluca Orlando, il cardinale Paolo Romeo, Carlo Borgomeo presidente della Fondazione Borromeo con il Sud, ente finanziatore del progetto "Il genio di Palermo".
"Il Genio di Palermo – ha affermato padre Bucaro, responsabile della parrocchia San Mamiliano, ente capofila del progetto – propone che gli itinerari serpottiani e il Barocco palermitano siano inseriti nel patrimonio dell'Unesco. Il genio di Palermo prende ufficialmente oggi l'impegno di avviare la documentazione ufficiale affinché questo patrimonio culturale ed artistico sia inserito tra i beni dell'Umanità".