Riaprire il museo Pitrè entro l'anno nei locali ristrutturati accanto alla palazzina cinese. E' la richiesta avanzata dall'assessore regionale dei Beni culturali, Gaetano Armao, nel corso del convegno a palazzo Steri per commemorare i cento anni dell'apertura del museo Pitrè, che dal 1935 porta il nome del suo fondatore. Giuseppe Pitrè aprì il museo, nel 1910, in quattro stanze di un ex convento in via Maqueda, a Palermo, che ospitava la Scuola dell'Assunta.
In occasione della giornata di commemorazione di Pitrè, Armao ha insediato la Commissione regionale per il registro delle Eredità immateriali dell'Unesco, che sarà presieduta da Aurelio Rigoli e composta da Maria Emanuela Palmisano, Aurelio Pes, Ignazio Buttitta, Rita Cedrini e Patrizia D'Amico. "La Regione siciliana – ha aggiunto Armao – è stata la prima a istituire il registro delle eredità immateriali e per questo ha avuto il plauso dalla sede nazionale dell'Unesco, a Roma, e da quella internazionale, a Parigi. La commissione, che durerà in carica quattro anni, dovrà curare il registro e ampliare l'elenco delle eredità immateriali della Sicilia".