Creare percorsi turistici alternativi capaci di suscitare l'interesse di un ampio numero di potenziali fruitori nei siti archeologici minori. Questo l'obiettivo del progetto "Archaeotur – Gestione integrata dei siti archeologici a Ragusa e Malta, finanziato con i fondi del Programma Operativo Italia – Malta 2007-2013" di cui in questi giorni si stanno svolgendo seminari ad hoc a Malta.
Diversi i tour ipotizzati, tra cui un itinerario che prevede uno spostamento a bordo di imbarcazioni da Marina di Ragusa a Punta Secca con soste nell'area archeologica di Caucana e in un agriturismo dell'entroterra. Innovativa anche l'idea di un percorso in bicicletta, denominato "pedalata verde" alla scoperta dei siti archeologici minori. Particolari inoltre le idee di creare dei percorsi didattici esperienziali ed altri espressamente dedicati ai diversamente abili.
Si punta così, attraverso la promozione del circuito turistico integrato Ragusa-Malta, allo sviluppo economico dei territori in un'ottica di sostenibilità ambientale favorendo l'incremento, la destagionalizzazione dei flussi turistici per rafforzare la riscoperta delle radici comuni e delle identità culturali.
Le zone archeologiche oggetto dell'intervento, sia Ragusa, sia a Malta, sono le catacombe, gli ipogei e le necropoli del periodo tardo antico. In particolare, per la provincia di Ragusa riguardano le catacombe di Cisternazzi, l'ipogeo di Donnafugata e Trabacche, la necropoli di Cava Celone, la necropoli e la basilica di Pirrera, la necropoli di Mirios, il mausoleo e le terme di Mezzagnone.
I partner del progetto hanno previsto per la valorizzazione e fruizione di tale patrimonio il miglioramento dell'accessibilità anche a soggetti diversamente abili, l'allestimento di supporti tecnologici, come audio guide multimediali, attività di comunicazione e diffusione dei risultati del progetto e la realizzazione di seminari di approfondimento per individuare un piano di gestione e definizione di percorsi turistici.