Sicilia prima al Sud per beni culturali ma le criticità restano tante


La Sicilia è la prima regione del Sud Italia e la settima in Italia per numero di istituti culturali, con 188 teatri e strutture artistiche, 139 musei e gallerie, 40 complessi monumentali e 32 parchi archeologici, oltre a sette siti e due beni immateriali Unesco. L’Isola ha, inoltre, una biodiversità unica: quattro parchi regionali, sette aree marine protette e 75 riserve naturali, che ne fanno una delle regioni più ricche di patrimonio ambientale e paesaggistico dell’intero bacino del Mediterraneo. E’ quanto emerso a Taormina dal Forum sistema cultura Sicilia.

Secondo lo studio, il sistema culturale siciliano genera un giro d’affari diretto, indiretto e indotto stimato in oltre 350 milioni di euro, con un moltiplicatore economico pari a 2,4: per ogni euro speso nel comparto culturale siciliano se ne attivano 1,4 addizionali nell’economia. Il settore, inoltre, sostiene complessivamente oltre 14 mila occupati equivalenti a tempo pieno, a conferma del suo potenziale come motore di sviluppo e coesione sociale. Nonostante la crescita del +40,8% del valore aggiunto del comparto culturale siciliano nell’ultimo decennio, il contributo della cultura all’economia complessiva regionale resta ancora limitato (circa il 3,7% del totale), segnalando ampi margini di miglioramento.

Tra le criticità emerse la fruizione ancora disomogenea del patrimonio: solo 6 Comuni mostrano una chiara vocazione culturale e paesaggistica, mentre la maggior parte dei flussi turistici resta concentrata nei mesi estivi e nelle aree costiere. La densità di strutture ricettive (0,3 per km²) è inferiore alla media nazionale e la rete infrastrutturale continua a rappresentare un ostacolo concreto alla mobilità interna. Dal punto di vista della gestione, permane una prevalenza del paradigma della conservazione su quello della valorizzazione. Solo lo 0,3% della spesa pubblica regionale è destinato ai beni culturali, nonostante una crescita del +150% dal 2016 al 2023.

Complessivamente, la Sicilia si colloca al 4° posto per introiti derivanti dalla vendita di biglietti, ma con un forte distacco dalle prime posizioni. Sul piano sociale, la partecipazione culturale è la più bassa d’Italia: solo il 24% dei cittadini partecipa ad attività culturali con quasi l’80% dei giovani under 35 che non ha preso parte ad alcun evento nell’ultimo anno. 

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