Grazie al finanziamento di 350 mila euro concesso dalla Regione Sicilia possono ripartire i lavori di scavo archeologico nelle catacombe paleocristiane di Villagrazia di Carini. I fondi saranno utilizzati per liberare alcune gallerie dagli strati di argilla solidificata. Il fango, nel tempo, è infatti penetrato dai lucernari trascinato dalle alluvioni. Il nuovo progetto, la cui approvazione passa dalla pontificia commissione di archeologia sacra e dalla cattedra di archeologia cristiana del dipartimento dei Beni culturali e ambientali dell’Università di Palermo, prevede la rimozione del materiale dai tratti non ancora esplorati di tre gallerie, gli scavi in altre gallerie e l’eventuale ripristino di sepolture. Le catacombe di Villagrazia vennero scoperte dal Salinas alla fine dell’800 e rappresentano una testimonianza importante del culto funerario praticato nella Sicilia occidentale. Dimenticate nel tempo e impiegate per diversi scopi, nel 1999 la Soprintendenza elaborò un progetto di recupero e i primi lavori partirono nel 2000: da allora le catacombe sono stato oggetto di diverse campagne di ricerca, grazie a finanziamenti dell’Università e della Chiesa.
