martedì, 5 Novembre 2024

200 mila euro per ddl Montalbano, valorizzerà le produzioni girate in Sicilia

Parte con una dotazione di 200 mila euro il fondo per le produzioni audiovisive seriali con carattere ciclico e continuativo istituito con un apposito disegno di legge approvato dalla giunta di Rosario Crocetta, cosiddetto “ddl Montalbano” e che sarà trasmesso all’Assemblea siciliana. “Non è un progetto ad hoc per la fiction Montalbano – ha spiegato in conferenza stampa l’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris – ma un disegno di legge complessivo per valorizzare il territorio della Sicilia”.

Tutte le produzioni come quella de “Il commissario Montalbano” saranno infatti riconosciute dalla Regione come di valore cultura ed interesse regionale perché oltre a valorizzare i luoghi della Sicilia contribuiscono a far conoscere la storia, l’arte, le tradizioni, gli usi, i costumi, la letteratura e ogni aspetto della vita sociale dell’isola. A sottolinearlo è il deputato regionale Nello Dipasquale che si era attivato nei giorni scorsi non appena si era paventato il rischio del trasferimento della popolare fiction dalla Sicilia in Puglia.

Il “Ddl Montalbano” prevede l’istituzione di un “Fondo Produzioni Audiovisive Seriali con carattere ciclico e continuativo” che servirà ad offrire un sostegno ai film che abbiano un pregresso di produzione e programmazione almeno triennale e che siano già inseriti nei palinsesti di emittenti televisive aventi una diffusione almeno nazionale. Per ciascun singolo episodio, non inferiore ai 45 minuti, l’aiuto economico sarà di 50 mila euro. Possono accedere al fondo imprese di produzione audiovisiva titolari di progetti produttivi seriali che abbiano uno storico di produzione e diffusione almeno triennale e che siano in possesso di una distribuzione internazionale; che siano girate prevalentemente in Sicilia con presenza di location siciliane pari ad almeno il 51% del montato definitivo di ogni singola serie (e non necessariamente di ogni singolo episodio); che impegnino un cast tecnico composto almeno dal 51% di maestranze siciliane; la cui continuità, oltre che produttiva, sia riconducibile anche all’unicità della fonte letteraria da cui è tratto il soggetto ovvero, in caso di soggetto originale, dalla continuità del lavoro autoriale di sceneggiatori e/o registi; che abbiano generato ricadute sull’indotto economico del territorio sia in termini di spesa diretta che di valorizzazione e promozione dell’Isola; che siano iscritte al Registro delle Eredità Immateriali istituito presso l’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

“Sarà adesso necessaria la redazione di un apposito regolamento non appena la legge diventerà operativa – conclude Dipasquale – ma sicuramente si è tracciata una strada positiva che rappresenta un segnale importante in favore delle case di produzione cinematografica. In futuro si cercheranno di reperire altri fondi economici”.

 

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