“Privatizzare gli aeroporti non significa solo gestirli da soli. Il tema non è vendere, è attuare un partenariato pubblico-privato. La soluzione è affidare la gestione ai privati e lasciare la vigilanza al pubblico”. Vito Riggio, presidente per 15 anni di Enac, da due mesi è stato nominato consulente del governo regionale per le politiche del trasporto aereo. Inoltre dal 1 marzo ricopre la carica di presidente di Assohandlers.
In una lunga intervista concessa a Travelnostop.com, Riggio si è soffermato sul tema di grande attualità che riguarda la privatizzazione degli aeroporti siciliani, con Catania che ha già annunciato l’intenzione di mettersi sul mercato mentre per quanto riguarda Palermo, il sindaco Leoluca Orlando ha affermato con decisione che finché sarà lui sindaco, lo scalo non si vende.
“In tutto il mondo – ha detto Riggio – i grandi aeroporti sono gestiti da società private legate ad infrastrutture turistiche. Oggi la cosa più importante per la Sicilia è fare entrare investitori e usare la leva della privatizzazione per fare rete. Si tratta di un’esigenza inderogabile perché la Sicilia è maledettamente isolata. Poi per quel che riguarda Palermo, se arrivasse il privato potrebbe comprare prima Palermo, poi Trapani e quindi procedere all’accorpamento. Che è quello che ha fatto Toscana Aeroporti. Fino a oggi l’autonomia è stata una barriera, invece dobbiamo aprirci all’esterno per avere sviluppo turistico. La ricetta è rompere il guscio per immettere capitali e fare investimenti perché la priorità è un grande piano infrastrutturale che preveda anche il modo di collegare gli aeroporti siciliani”.