Disavventura palermitana per un turista torinese in luna di miele, Francesco Serratore, che lascerà Palermo con l’amaro in bocca ed un ricordo di una città non a misura di disabile. L’uomo, come racconta il ‘Giornale di Sicilia’, assieme alla moglie, per il suo viaggio di nozze, ha scelto la Sicilia, ma purtroppo ha dovuto registrare un’esperienza negativa sulla spiaggia di Mondello, tanto da scrivere al giornale per esprimere il suo disappunto.
“Dopo aver prenotato tramite il sito, sono andato al lido Onde beach di Mondello – racconta Serratore -. La prenotazione via web è avvenuta solo dopo aver chiamato ed essermi accertato che la spiaggia fosse accessibile a disabili e che ci fosse la sedia ‘Job’ (sedia a rotelle che facilita l’ingresso in acqua per chi ha difficoltà motorie), in quanto cammino con una stampella ed ho difficoltà ad entrare e uscire dall’acqua”. Arrivato alla cassa del lido, Serratore ha provato ad aiutare un coppia di turisti inglesi con un bambino che non riusciva a farsi capire dall’impiegata quindi si è inserito nel dialogo per cercare di dare una mano, cosa che ha infastidito l’impiegata. “Quello che più mi ha fatto male – racconta il turista – è stato ascoltare il termine che la signora usava per definire le persone con disabilità alle quali il lido riserva le prime file in spiaggia: handicappato. Davanti a lei ho provato un serio imbarazzo”.
L’amministratore delegato della società Italo Belga, Antonio Gristina risponde che “nel lido non è previsto il servizio di accompagnamento e le postazioni per gli utenti a ridotta capacità motoria sono vendute con uno sconto del 50% per permettere la fruizione del lido anche agli accompagnatori. Inoltre, ogni anno, la società garantisce, in gratuità, all’Ufficio H del comune, un certo numero di cabine per l’accesso libero al mare agli utenti che appartengono alle categorie disagiate”.
Dispiaciuto per l’episodio anche il sindaco Roberto Lagalla: “Mi auguro che questo episodio rimanga un caso isolato, confido nell’accoglienza dei palermitani e nella capacità di offrire servizi di assistenza adeguati. Invito Francesco a ritornare a Palermo, augurandomi che il fatto avvenuto non abbia compromesso del tutto il suo soggiorno nella nostra città”.