La Sicilia sogna dopo il via libera in Commissione al disegno di legge voto per l'istituzione di un casinò a Taormina. La norma, che inserisce anche il progetto di un secondo casinò nell'area di Palermo, così esitata ora potrà approdare a Sala d'Ercole per la trasformazione in legge. E così la VII Circoscrizione comunale di Palermo spera di vedere costruita una sala da gioco sul lungomare di Mondello come ulteriore attrazione turistica, in alternativa a Cefalù.
Il presidente della VII Circoscrizione, Pietro Gottuso avrebbe già presentato il progetto al sindaco Leoluca Orlando. Ma c'è chi non è d'accordo: per il consigliere comunale Paolo Caracuasi, "l'idea di aprire un casinò a Palermo è un'idea folle, rischiosa e dannosa per i cittadini. Se Gottuso crede davvero che questo sia il modo migliore per rilanciare l'economia si sbaglia di grosso. Il gioco d'azzardo, infatti, sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero e produce una vera e propria dipendenza".
Speranzoso anche il sindaco di Taormina, Eligio Giardina: "E' una questione quarantennale e se il casinò da noi venne chiuso per infiltrazioni mafiose, mi pare che sia ampiamente acclarato che la criminalità organizzata sia presente in tutto il Paese. E poi è giusto che passi questo messaggio: il casinò vuol dire volano di investimenti turistici, spettacoli per dodici mesi l'anno, significa destagionalizzare la richiesta turistica e portare grandi eventi internazionali".
"Sulla questione casinò – ha aggiunto il primo cittadino della Perla jonica – ho chiesto ed ottenuto un colloquio con un alto funzionario del Viminale da cui dipende l'esito finale di questo progetto poiché, anche se dovesse venire approvato a livello nazionale e regionale, ci vorrà sempre l'imprimatur del ministro dell'Interno il quale ci ha assicurato con grande correttezza che valuterà il tutto con la giusta attenzione".