“Stiamo lavorando per candidare la Sicilia ad ospitare il prossimo anno il salone mondiale dei Patrimoni Unesco”. Lo ha annunciato l’assessore regionale al Turismo, Cleo Li Calzi in conferenza stampa a Palermo spiegando che, a detta delle stime non ufficiali degli operatori turistici, la domanda turistica nell’Isola è cresciuta del 6% e considerando le prenotazioni per la stagione estiva la previsione è di un +12%.
A settembre la Regione parteciperà alla Fiera WTE di Padova dedicata al “Salone mondiale del turismo – Città e siti patrimonio Unesco”, dove sarà presentata l’offerta turistica siciliana strutturata attorno ai Grandi Attrattori identificati nella World Heritage List Unesco ai buyer presenti alla manifestazione ma rivisitandoli, ad esempio la Valle dei Templi sarà accostata a Sciacca. “Il nostro obiettivo – ha detto Li Calzi – è accoppiare il brand Sicilia a quello Unesco, considerato che la Sicilia detiene il maggior numero di siti Unesco in Italia”.
Intanto è già partita una campagna di comunicazione attraverso affissionistica in Italia e all’estero che però, rispetto al passato, gioca sugli eventi turistici storici piuttosto che sulle tradizionali fotografie sui luoghi simbolo della Sicilia. Inoltre, abbiamo deciso di affidare ai nostri talenti endogeni del Corso Sperimentale di Cinematografia la realizzazione di due docufilm, sotto la supervisione di Roberto Andò”.
Tra le altre azioni adottate per rafforzare il posizionamento strategico della Sicilia la partecipazione a borse e fiere in cui però viene presentato il prodotto turistico integrato ‘Sicilia’, senza più frammentare l’offerta; e la realizzazione di numerosi educational con operatori e stampa estera. Attualmente è in corso l’educational con gli operatori nordamericani mentre a dal 22 al 27 giugno sono attesi i TO sudamericani.
Infine, Li Calzi ha ricordato anche l’accordo stipulato con la Cina lo scorso mese di maggio all’Expo. Un protocollo che valorizzerà l’aeroporto di Palermo in grado di far atterrare grandi velivoli. “Ma per attrarre turisti cinesi è necessario adeguare la ricettività siciliana alle esigenze dei turisti cinesi. Piccoli accorgimenti, come i bollitori o le ciabattine in camere, a costi bassissimi che però potrebbero convincere i cinesi a scegliere la Sicilia”.