venerdì, 3 Maggio 2024

Palermo, Cefalù e Monreale verso sito Unesco, siglato protocollo

I sindaci di Palermo, Cefalù e Monreale hanno firmato il protocollo di intesa per la Costituzione del Sito seriale "Palermo Arabo Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale" come Patrimonio dell'Umanità.
La firma fa seguito alla decisione con la quale, lo scorso 30 gennaio, il consiglio direttivo della Commissione Nazionale ha approvato la candidatura del sito seriale "Palermo Arabo Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale" come Patrimonio dell'Umanità.
Con la presentazione all'Unesco, prende avvio l'iter di valutazione della candidatura che, attraverso una fase di ispezioni sul campo da parte di esperti internazionali, giungerà al vaglio del Comitato del Patrimonio Mondiale per la decisione definitiva.
Oggetto della candidatura sono sette monumenti del periodo arabo-normanno a Palermo (Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina, Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, Chiesa di San Cataldo, Palazzo della Zisa, Cattedrale di Palermo, Ponte dell'Ammiraglio) insieme alle Cattedrali di Cefalù e Monreale.
"E' la conferma dell'impegno della città di Palermo, insieme a Monreale e Cefalù – ha dichiarato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – per l'ottenimento di un riconoscimento che riguarda siti e monumenti, ma, al tempo stesso, l'anima europea/nordafricana/mediorientale dei nostri territori".
Per Rosario Lapunzina, sindaco di Cefalù, "questa candidatura ci inorgoglisce e allo stesso tempo ci carica della responsabilità di lavorare, al massimo delle nostre energie, insieme agli altri soggetti interessati, al fine di ottenere l'importante risultato del riconoscimento, nella primavera 2015, da parte dell'Unesco". 
Il protocollo definisce un Piano di Gestione, che ha lo scopo di individuare le azioni e i principi ai quali le istituzioni che vi aderiscono e le stesse comunità devono attenersi. E in più, dovrà coinvolgere le forze sociali, culturali ed economiche dei territori di riferimento, assicurando la partecipazione dei cittadini e contribuire, infine, anche all'indirizzo delle scelte urbanistiche ed economiche degli enti e delle comunità, attraverso la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione delle risorse storiche, culturali e paesaggistiche.
Il Protocollo prevede anche l'istituzione di un Comitato di Pilotaggio, formato da ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ministero dell'Interno, Regione Siciliana, assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Assemblea Regionale Siciliana, Comune di Palermo, Comune di Cefalù, Comune di Monreale, Arcidiocesi di Palermo, Arcidiocesi di Monreale, Arcidiocesi di Cefalù, Eparchia di Piana degli Albanesi, Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, Fondazione Sicilia e Fondazione Federico II.
Il Comitato approverà le linee di indirizzo, verificherà le attività e avrà il compito di realizzare gli obiettivi e le azioni previste dal Piano. Sarà presieduto a turno per un biennio da un sindaco o da un suo delegato, scelto tra i sindaci dei Comuni in cui ricade il sito. Si riunirà a Palermo, almeno due volte l'anno, nella sede della Fondazione Patrimonio Unesco della Sicilia, in viale Regina Margherita 38 e sarà il presidente a richiederne la convocazione.
La Struttura operativa per lo svolgimento delle attività previste per l'attuazione del Piano di Gestione sarà individuata dalla Fondazione Patrimonio Unesco della Sicilia, che si avvarrà della collaborazione della Fondazione Federico II.

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