In Italia, una persona su due ha paura di volare e un terzo di questo 50% si rifiuta di prendere l'aereo. Per controllare questa fobia, che molto spesso pregiudica opportunità professionali ma anche di conoscere luoghi nuovi e lontani, da qualche anno a Palermo è sorto un centro guidato da Maria Teresa Triscari, psicologa che lavora all'Asp di Palermo e da 15 anni si occupa della paura di volare. Il 98% dei suoi pazienti, grazie a un percorso cognitivo-comportamentale ideato nel suo laboratorio, ha superato il disagio e oggi può prendere un aereo. La Triscari, insieme al collega olandese Lucas van Gerwen, della Valk Foundation, ha pubblicato un libro, "Paura di volare? No Problem!", che sarà presentato lunedì prossimo a Palermo.
Il lavoro terapeutico compiuto in questi anni nel capoluogo siciliano ha avuto il riconoscimento del ministero della Salute: la struttura dell'Azienda sanitaria è diventata centro di riferimento nazionale per la cura della fobia del volo. Oggi 570 persone sono in attesa di poter usufruire dei percorsi terapeutici individuali e di gruppo, ai quali si accede previo pagamento di un ticket di cento euro. Il progetto coinvolge anche l'Enav, la Gesap e Wind Jet, che al termine della terapia offre un volo andata e ritorno sulla tratta Palermo-Roma. Recentemente è entrata nel progetto la Valk Foundation, che a sua volta collabora con l'aeroporto di Amsterdam e l'Università di Deft. Da qualche mese è stata acquistata l'apparecchiatura per la terapia "Vret", che consente ai pazienti di sperimentare virtualmente sensazioni, immagini e rumori di un volo. In Europa questa apparecchiatura si trovava solo ad Amsterdam e Montpellier.