Riforma sistema porti, Palermo dice la sua

Della riforma del sistema portuale si è parlato a Palermo, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato Luigi Taranto (Pd), componente della commissione Attività Produttive; Marco Filippi, componente della Commissione lavori Pubblici e fautore della riforma; Roberto Helg, presidente della Camera di commercio di Palermo, e Vincenzo Cannatella, commissario straordinario dell'Autorità portuale.
"Ritengo che la riforma della legge 84/1994 sia da perseguire e mi auguro che faccia il suo iter con celerità – ha detto Roberto Helg – Palermo e la sua provincia contano sullo sviluppo delle attività portuali sia di Palermo che di Termini Imerese e di quelle che vengono definite del retro porto. Sarebbe opportuno che si passasse ad una approvazione del piano regolatore del porto di Palermo, già lungamente esaminato e da troppo tempo fermo in un binario morto".  
Soddisfatto Cannatella della presenza a Palermo del senatore Filippi. "Mi auguro che confronti come questo – ha sottolineato – aiutino il raggiungimento di alcuni irrinunciabili obiettivi, quali l'autonomia finanziaria delle autorità portuali e il raccordo con l'entro porto. Tutti passaggi indispensabili perché le autorità portuali possano rafforzare il loro ruolo di coordinamento nei porti e nella logistica, avviare sinergie con gli interporti, pianificare il territorio e le priorità infrastrutturali alle spalle dei porti. Per ridisegnare il futuro del settore, fare rete è fondamentale: il sistema portuale va messo in condizione di rispondere in modo razionale alla domanda del mercato: da esso potrebbe partire il rilancio dell'intero sistema logistico che in Italia non ha ancora quel ruolo strategico che meriterebbe".  

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