Concluse le operazioni di monitoraggio del relitto della nave da sbarco HMS LST-429 nel Canale di Sicilia, la cui presenza era già nota alla Soprintendenza del Mare, a seguito di segnalazione di Pietro Faggioli e del compianto Andrea Ghisotti, fin dal 2007.
Nel corso dei sopralluoghi è stato realizzato del materiale video-fotografico utile per la concreta identificazione e valutazione delle condizioni del relitto. Tutto il materiale è stato consegnato alla Soprintendenza del Mare.
La nave, varata l’11 gennaio 1943 ma che non entrò mai in servizio per gli Stati Uniti in quanto subito trasferita alla Royal Navy Britannica, affondò il 3 luglio 1943 nelle acque internazionali del Canale di Sicilia, a causa di un incendio di causa imprecisata.
Il relitto giace su un fondale di circa 38 metri, avvolto da reti da pesca, e spezzato in due tronconi. All’interno sono identificabili i mezzi gommati parte del carico.
Per il Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa: “Il monitoraggio del relitto, reso possibile grazie al contributo di volontari, dimostra ancora una volta la giustezza della scelta della Soprintendenza nel cercare un rapporto di collaborazione con le associazioni e le istituzioni private. Crediamo che essi rappresentano una grande risorsa per la ricerca, la conoscenza e la salvaguardia dei nostri beni culturali sommersi e un lavoro comune, nel rispetto dei reciproci ruoli, non può che rappresentare la via maestra per il futuro”.