Il turismo siciliano gode finalmente di buona salute favorito, nell’anno appena concluso, dal buon andamento climatico, dalla promozione di nuove iniziative culturali e, indirettamente, dal quadro geopolitico di alcune mete mediterranee concorrenti. È quanto emerge dal rapporto CongiunturaRes n.1/2016, l’analisi semestrale elaborata dalla Fondazione RES presentata all’Università di Palermo.
Da un punto di vista strutturale, il recente aggiornamento da parte dell’Istat della banca dati relativa all’attività delle imprese, conferma il ruolo importante del settore nell’economia regionale. In base alle ultime rilevazioni ufficiali, infatti, il valore aggiunto dei servizi di alloggio e ristorazione rappresenta il 5% del valore prodotto dalle imprese in Sicilia, contro il 4,1% del dato nazionale. Il fatturato, a 3,11 miliardi di euro, costituisce il 3% del fatturato totale delle imprese.
Gli investimenti lordi in beni materiali sono saliti nel 2013 dal 7,5% al 10,4% del totale nell’Isola, contro il 4% nazionale (era il 5% nel 2012).
Gli occupati nel settore rappresentano l’8,8% del totale delle imprese (8,4% in Italia), un dato stabile nel periodo considerato. Da un punto di vista dinamico, le imprese del settore segnano un aumento del fatturato del 20,1% tra il 2009 e il 2013, sensibilmente superiore al dato medio nazionale (13%), e una crescita del valore aggiunto nell’ordine dell’8%.
Il numero di esercizi ricettivi è sensibilmente cresciuto nel periodo di riferimento, soprattutto nella componente non alberghiera. Nel 2014 la dotazione regionale di strutture ricettive era di 5.931 unità, per il 22,7% alberghi e per il 77,3% strutture extra-alberghiere, nell’ambito delle quali il 42,8% è rappresentato da bed and breakfast e l’8,1% da aziende agrituristiche; un ruolo importante hanno anche gli alloggi in affitto, vicini al 22% del totale.
Gli alberghi a 5 stelle rappresentano lo 0,5% della dotazione ricettiva regionale, nella quale prevalgono le strutture a 4 e 3 stelle (rispettivamente 6,1% e 9%). In rapporto all’Italia si evidenzia una dotazione relativamente maggiore di strutture di fascia alta (4 e 5 stelle) e, nell’ambito delle strutture extra-alberghiere, la diffusione dei bed and breakfast.
Nella composizione dei flussi dall’estero (Tav. 17) prevalgono in Sicilia i turisti dalla Francia e dalla Germania, che rappresentano il 15% degli arrivi e il 17% delle presenze, seguiti da Stati Uniti, Regno Unito e Spagna.
Fra le prevalenti motivazioni del viaggio in Sicilia, le ripartizioni dei flussi per località segnalano le vacanze e gli interessi culturali e artistici.