(di Toti Piscopo) Len Nealon, di nazionalità irlandese, è stato un cittadino ospite della Sicilia dove ha trascorso una meravigliosa vacanza. Ha soggiornato a Balestrate, apprezzandone gusti, odori, la cordialità della gente e la tanta bellezza. Un amore a prima vista rovinato da altrettanta bruttezza, testimoniato da alcuni video girati dallo stesso Nealon sui cumuli di rifiuti al molo di Balestrate, che costituiscono il peggior souvenir ed il ricordo più amaro da conservare e raccontare per una destinazione turistica.
Questi video Len non li ha postato sui social ma ha provato a segnalarli al Comune di Balestrate e, non ricevendo risposta, li ha inviati a Tour of Sicily, il TO guidato da Vincenzo Ciceraro che abitualmente programma la Sicilia. Non una denunzia ma una segnalazione intrisa di rammarico come si può evincere dall’articolo pubblicato su travelnostop.com lo scorso 29 maggio.
Per chiunque sarebbe difficile spiegare le cause che possano risultare comprensibili, logiche e plausibili e forse per questo nessuno ha dato una risposta a Len, se non il tour operator che si è assunto l’onere di “chiedere scusa” per una collettività che non solo non riesce a risolvere il problema dei rifiuti, tanto antico quanto banale, emblema esso stesso dell’inadeguatezza della classe politica che si è avvicendata in quest’ultimo trentennio, ma anche indice di una responsabilità collettiva che incide fortemente sulla civiltà di un intero popolo colpendo in egual misura il cittadino ospite e il cittadino residente.
Sentiamo il dovere di fare nostro il civile grido di dolore di Len. E lo rilanciamo, consapevoli che il problema non riguarda solo il Comune di Balestrate, ma l’intero territorio, sia a terra che a mare, ed è sintomo di un malessere diffuso e più volte denunziato da tutti i media, da tutte le categorie, da tutti gli imprenditori.
Vogliamo credere che il problema costituisca per il Governatore, non una delle priorità, ma la priorità in assoluto, particolarmente in una stagione turistica già avviata in cui anche le amministrazioni locali non siano latitanti rispetto a lamentele o segnalazioni degli ospiti o rassegnati ad individuare soluzioni tampone. Servono azioni concrete di sensibilizzazioni verso i Cittadini che devono comprendere che non sporcare è sempre più facile di pulire.
Sono piccoli atti di ordinaria civiltà e di convivenza, in contrapposizione con l’inciviltà diffusa, che non hanno costi ma che in chiave di promozione umana e turistica sono di grande valenza, anche più di partecipare ad una fiera turistica o additare esempi virtuosi di altri territori.
Grazie Len e scusaci ancora.