(di Toti Piscopo) “Al via da Palermo la crociera prematrimoniale di un magnate indiano” è stata la notizia degli ultimi giorni per il turismo siciliano, anche se solo l’ultima in ordine di tempo. E’ l’effetto e la conferma di una ritrovata credibilità e affidabilità della Sicilia turistica che ha già avviato felicemente una stagione turistica di buon livello e che punta a superare i pur brillanti risultati dello scorso anno.
Un caso eclatante, quello della crociera di lusso, ma sicuramente non il solo se proviamo a ricordare il compleanno del tycon giapponese che si è regalato una settimana di festeggiamenti a Palermo (leggi la news) e l’obiettivo record dei 16,5 milioni di presenze raggiunto nel 2023 dalla Sicilia.
Risultati ragguardevoli che sono effetto della grande capacità delle imprese di aver reagito alla pandemia con dignità e fermezza, in uno sforzo sinergico caparbiamente perseguito anche dall’Assessorato regionale al Turismo che, con l’azione del See Sicily, ha segnato un percorso di rilancio e impresso un’accelerazione, che troppo spesso viene ignorato o peggio additato, al rilancio del turismo siciliano.
Ovviamente le vicende amministrative e quelle giudiziarie s’incrociano e spesso si scontrano, ma fatto sta che oggi il See Sicily è sicuramente un brand riconosciuto a livello internazionale per cui sarebbe opportuno non disperdere i benefici effetti acquisiti in questi anni, così come abbiamo scritto nel giugno 2023 (leggi la news).
Editoriale ancora attuale, oggi come e più di allora. Il rischio è che ci si adagi sugli allori o si ritengano superati tutti i problemi di sistema, di cui la legge sul turismo costituisce ormai paradigma del “fantasma del castello” di cui tutti parlano, invocano, sentono, ascoltano, sembra scomparire per poi riapparire ed alla fine non riesce a materializzarsi.
Eppure oggi si dovrebbe profittare di questo momento magico che sta attraversando la Sicilia turistica per consolidare ed accelerare questi processi di crescita, come si è recentemente discusso a Travelexpo, in cui si è convenuto sulla necessità di favorire l’allungamento delle stagionalità turistiche che, per la Sicilia, sono state individuate nel periodo novembre/marzo (leggi la news).
Un obiettivo primario, non certo l’unico, perseguibile solo se si creano le condizioni per un’ampia condivisione e un’alleanza strategica tra pubblico e privato, sempre auspicato ma non sempre attuato, così come è stato recentemente sollecitato in un documento inviato all’assessorato da Confesercenti, Sicindustria e Fiavet Sicilia che conclude: “Malgrado gli importanti passi avanti fatti, ancora la strada da compiere è impervia e occorre capitalizzare al meglio il lavoro fino ad oggi svolto. Le difficoltà e le criticità subentrate non devono scoraggiare il prosieguo di un percorso che mira ad un obiettivo chiaro e comune a tutti affinché la Sicilia possa esprimere al meglio il proprio potenziale di destinazione turistica di eccellenza”.