Inaccettabile dividersi adesso. Messaggio di Mattarella vale anche per il turismo

(di Toti Piscopo) Inizio di settimana all’insegna di tante novità, così come abbiamo anticipato sull’edizione di lunedì del nostro giornale, vigilia della Festa della Repubblica. Novità che avremo modo di commentare nei prossimi giorni, ma su due in particolare, seppur apparentemente distinte e distanti, vogliamo soffermarci.

La prima riguarda la possibile nascita di una fantomatica “filiera turismo siciliano” annunziata attraverso una nota non firmata. Uno dei tanti comitati spontanei generati dai social come naturale reazione allo stato di disagio, rabbia e disperazione maturato in piena pandemia. La nota contiene un avviso ai naviganti, alcune inesattezze, poche certezze. Affermazioni alle quali replica il presidente della Fiavet Sicilia, Giuseppe Ciminnisi ricordando che “il poco o tanto  ottenuto finora non è arrivato perchè sono nati questi comitati spontanei ma perchè le organizzazioni (che loro non riconoscono) se ne sono fatte carico”. Commento quest’ultimo che, altro anonimo portavoce del comitato, sulla nostra pagina, respinge al mittente.

Sembra che i tempi del declamare “siamo tutti sulla stessa barca” siano terminati, nonostante continui ad imperversare la bufera e i tanti, troppi, naufraghi sembrano impegnati a ricercare il proprio posto al sole. Ovviamente tutte le posizioni sono legittime e, seppur animate da sacro furore e nella genuina convinzione di costituire un toccasana, potrebbero invece rivelarsi un grande punto di debolezza per la categoria e per tutto il settore del turismo. Infatti si andrebbe ad alimentare confusione e contrapposizione in un momento in cui l’aggregazione è effetto della disperazione e non di una razionale progettualità che favorisce i fautori del “dividi ed impera” quando invece la compattezza sarebbe la miglior strategia possibile.

Già tutto il settore è privo di una visione strategica di sviluppo complessivo e la frammentazione non aiuterebbe la rigenerazione dell’intero settore. Le categorie, al pari dei settori economici, sono specchi di una realtà sociale e politica, come ha ricordato quel grand’Uomo che è il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che dai Giardini del Quirinale ha affermato, rivolgendosi alle forze politiche ed al Paese tutto, come sia “inaccettabile dividersi adesso”.

 “Accanto al dolore per le perdite e per le sofferenze patite – ha ricordato tra l’altro –  avvertiamo, giorno dopo giorno, una crescente volontà di ripresa e di rinascita, civile ed economica. Come per il sorgere della Repubblica, nel 1946, serve oggi un nuovo inizio. Superando divisioni che avevano lacerato il Paese. Forze politiche, che erano divise, distanti e contrapposte su molti punti, trovavano il modo di collaborare nella redazione della nostra Costituzione, convergendo nella condivisione di valori e principi su cui fondare la nostra democrazia”.

Ha ancora aggiunto “Sono convinto che insieme ce la faremo. Che il legame che ci tiene uniti sarà più forte delle tensioni e delle difficoltà“. Frasi non di circostanza ma che, per sofferenza, saggezza e solennità, costituiscono un monito per tutti e per tutto, e che non lasciano spazi ai commenti ma solo alle condivisioni.

editore:

This website uses cookies.