SKAL PALERMO analizza: prove tecniche di ripresa mentre la Sicilia è ferma ai box

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(di Toti Piscopo) Concluso il lokdown si è ormai in attesa del D-day che tutte le previsioni indicano nel 15 giugno, data possibile per la riapertura delle frontiere europee ed i conseguenti collegamenti aerei che dovrebbero sorvolare i cieli a pieno carico e con passeggeri protetti da mascherine. Il covid19 non è stato sconfitto, continua ad esistere ma sembra che ci siamo abituati all’idea di convivere con il virus che dopo aver provocato drammatici lutti in tutto il mondo, come nel nostro Paese, ha colpito – per le necessarie interruzioni delle attività produttive – il tessuto economico mondiale.

Anche l’Italia sta, con grande difficoltà, provando a ripartire dopo il superamento delle fasi più tragiche della pandemia. Il settore turistico – in particolare- sta pagando un prezzo altissimo con la compressione e il totale azzeramento di tutta la relativa catena economica. Agenzie di viaggio, strutture alberghiere, guide ed accompagnatori turistici, imprese balneari, ristoranti, bar, organizzatori di eventi culturali e turistici e numerose altre imprese che al settore sono collegate hanno, anche in Sicilia, subito un fermo devastante. Un fermo devastante sia dal punto di vista economico che psicologico che impedisce un riavvio delle imprese penalizzate dalle tante promesse non mantenute che li rende sempre più diffidenti verso quel sistema politico bravo a proclamare ma incapace a fare. 

“Condizioni – hanno convenuto i soci dello Skal Palermo, in occasione dei loro confronti associativi – che evidenziano, insieme all’immediatezza delle enormi difficoltà contingenti, la fragilità di un sistema, quale quello turistico che, se pur rappresentando per la Sicilia quasi il 15% del Pil regionale, va re-immaginato e ricostruito verso un sistema più “coerente ed adesivo” al suo interno, con una maggiore cooperazione tra tutti gli attori , elemento risultato vincente quest’ultimo per altre regioni italiane, pur meno attraenti sotto il profilo culturale e paesaggistico della nostra isola”.

Occorre quindi individuare soluzioni che rispondano alle immediate esigenze dei vari settori del comparto turistico siciliano proponendo, superata l’emergenza, l’approvazione di nuovi interventi legislativi che riconoscano le mutate condizioni ed esigenze del settore turistico. Un tema di grande attualità continuo oggetto di confronto tra i Soci dello Skal Palermo dove sono presenti le diverse anime del turismo dagli albergatori ai tour operator, dagli esperti di comunicazione e marketing, alle guide, alle imprese di autolinee o professionisti di settore, come Marco Salerno, socio Skal ed ex dirigente generale dell’Assessorato Regionale al Turismo. Con lui abbiamo provato a meglio comprendere certe dinamiche.

“Il Governo nazionale, da un lato, ha cercato di rispondere a tale gravissima crisi – ha spiegato Marco Salerno, – con interventi che (“decreti Liquidità e Rilancio”) stanno cercando di offrire una prima risposta a tutte le categorie interessate, pur con le difficoltà imposte da una burocrazia che si ha difficoltà ad ‘alleggerire’ e il cui peso rischia però di compromettere definitivamente la stessa vita di numerose imprese. Con il comma 12 dell’art.10 della legge di stabilità regionale per la Sicilia, la n. 9 del 12 maggio 2020, il Governo regionale ha messo a disposizione 75.000.000 di euro – ha ricordato Salerno – per l’acquisto anticipato di pachetti di servizi turistici, ivi compresi i ticket di ingresso a poli museali e monumentali, da operatori e professionisti del settore, strutture ricettive, da veicolare a fini promozionali tramite card e voucher nei mesi successivi alla cessazione dell ‘emergenza sanitaria”.

Provvedimento questo che ha alimentato tante aspettative nelle imprese che confidavano in una
immediata liquidità, ma anche nel mercato che sono in attesa di ricevere notti gratuite e sconti del 50% sui voli.

“La complessa iniziativa prevista dall’articolo in esame, – ha però ricordato Salerno – se da un lato manifesta particolare attenzione al settore turistico impegnando, pur con le condizioni imposte dalle necessarie autorizzazioni all’uso dei fondi extraregionali, la somma di 75 milioni di euro, comporterà con molta probabilità un necessario iter esecutivo dai tempi non quantificabili.
La grave crisi attualmente vissuta dagli operatori impone, invece, immediate immissioni di liquidità atte a scongiurare – unitamente agli interventi nazionali – la crisi economica delle imprese e degli operatori del settore e le eventuali manifestazioni sociali di sofferenza che inevitabilmente possono conseguire. Si potrebbe proporre, pertanto, una parziale utilizzazione del fondo – conclude Marco Salerno – previsto di 75 milioni di euro per un intervento in favore delle agenzie di viaggio, delle strutture alberghiere ed extralberghiere, delle guide e degli accompagnatori turistici mediante aiuti a fondo perduto, nel rispetto dell’art.54 del D.L. 19 maggio 2020, n.34 che richiama la Comunicazione della Commissione europea n. 1863 (2020) che prende atto della straordinaria fase critica economica, analogamente a quanto contenuto nell’art 5 della legge regionale 9/2020 (legge di stabilità regionale)”.

Sulla base di queste riflessioni, Travelnostop.com ha provato a fare delle simulazioni, non tenendo conto dell’universo turismo che comunque l’assessore Manlio Messina ha dichiarato non voler trascurare, ma per facilità soltanto di tre categorie. I dati utilizzati sono stati ricavati dall’Osservatorio turistico regionale (dati al 31/12 2018, 31/12/2019) e tengono conto di 965 agenzie di viaggio e TO, 7155 strutture alberghiere ed extralberghiere per un totale di 205.000 posti letto e 1.836 guide e accompagnatori turistici, tutte imprese che potrebbero ottenere un minimo ristoro da questi fondi per far fronte alla loro attuale situazione di crisi.

Ovviamente mentre i dati sono reali i parametri fittizi in attesa che vengano determinati dall’Assessorato stesso.
Volendo proporre un esempio di impiego (anche come eventuale anticipo dei pacchetti turistici da creare) del 18% delle risorse stabilite con l’intervento legislativo regionale, potrebbe immaginarsi un contributo a fondo perduto delle seguenti dimensioni:
Agenzie di viaggio euro 2500 x 965 = 2.412.500
Strutture alberghiere ed extra alberghiere euro 50 x posto letto = 10.250.000
Guide ed accompagnatori turistici euro 500 x 1.836 = 2.412.500

Il possesso, da parte dell’Assessorato regionale Turismo, di tutti i dati relativi alle imprese e ai soggetti interessati, consentirebbe l’assegnazione delle risorse in tempi rapidissimi offrendo una risposta che (rimodulata nelle percentuali che si volesse attribuire) costituirebbe un se pur minimo ma fondamentale aiuto evidenziando particolare attenzione verso un settore portante dell’economia regionale.

Questa la simulazione, in attesa di avere un confronto diretto con l’Assessorato che ancora non ha reso noto l’idea progettuale e la proiezione di marketing di questo investimento che, privo di certezze, corre il rischio di disattendere le aspettative alimentate non solo presso le imprese turistiche siciliane ma anche sui mercati nazionali ed internazionali in cui le tante voci eclatanti hanno fatto da cassa di risonanza, ma prive di riscontro sul mercato, rischiano di tornare indietro come un boomerang e far perdere ancora una volta una grande occasione alla Sicilia.

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