mercoledì, 8 Maggio 2024

Il cibo come marketing territoriale, focus a Scicli

Un percorso alla scoperta del gusto e delle particolari tipicità dell’enogastronomia locale, approfondendo il tema secondo cui il cibo è senza dubbio importante strumento per promuovere il territorio, fungendo da attrattiva per i turisti. L’incontro tra il marchio d’area “Viaggio negli Iblei” e la carta dei sapori di Scicli si è svolto durante un workshop, ospitato all’interno di “Rubino | rotte del vino”, la manifestazione di SEM Spazi Espressivi Monumentali.

L’assessore alla Cultura del Comune di Scicli, Giampaolo Schillaci, ha ribadito l’importanza del connubio enogastronomia di qualità e territorio. In rappresentanza della Provincia, Susanna Salerno, rup del progetto e responsabile del servizio politiche comunitarie, ha introdotto le linee principali del marchio d’area, evidenziando le possibilità offerte agli operatori da un marchio che racchiude le eccellenze di cui gli Iblei sono pregevole contenitore, così per l’agroalimentare, per l’enogastronomia, per la ricettività e la proposta turistica, ma anche per l’associazionismo.

Pietro Esposto, coordinatore del comitato tecnico, ha messo in evidenza proprio il cibo come strumento di marketing territoriale. Ha presentato un’interessante ricerca sui social network con dati assolutamente da non sottovalutare rispetto alla promozione considerato che il food è proprio uno degli argomenti più dibattuto a livello planetario. Inserendo le chiavi giuste e utilizzando gli hashtag più opportuni, è possibile anche fare promozione del territorio senza nemmeno troppi investimenti economici.

A soffermarsi sulla carta dei sapori è stata Valentina Pensiero del Museo della Cucina di Scicli che ha illustrato ingredienti, ricette e prodotti della più buona pasticceria locale selezionati per essere facilmente individuati dai turisti, dai biancomangiare ai cuddureddi, dal fagiolo cosaruciaru, che è tra l’altro presidio Slow Food, alle famose teste di turco. Sapori e pietanze da abbinare agli ottimi vini del territorio, come ha poi ricordato Camillo Privitera, presidente regionale dell’Ais – Associazione italiana sommelier, prima di dare il via alla degustazione dei prodotti tipici.

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