Al via il terzo e ultimo weekend del Genio di Palermo, organizzato dalla Fondazione Le Vie dei Tesori e dall’ Università di Palermo con partner SiMuA, Comune di Palermo, Soprintendenza regionale ai Beni culturali, Città metropolitana e Amap, e i tanti privati che partecipano al progetto.
Da venerdì 5 a domenica 7 maggio apriranno quattordici luoghi, sono in programma moltissime esperienze e passeggiate condotte da professori universitari ed esperti del territorio, e ci sono anche delle chicche che si sono aggiunte in corsa. Come il tour in un gozzo a vela, simbolo di un amore senza fine: fu infatti costruito in gran segreto nel 1968 da un maestro d’ascia per donarlo alla moglie, Angela, da cui prende il nome. È una barca in legno – “collega” più piccolina di Lisca Bianca che è ancora in cantiere per alcune riparazioni – e lascerà la Cala anche alle 7 del mattino, quando l’aria è tersa e la luce rosata. Da non perdere.
Inoltre, soltanto due giorni (sabato e domenica dalle 9 alle 16) si potrà visitare l’affascinante collezione di Anatomia umana del Policlinico universitario, tra antichi volumi, cere anatomiche, modellini di sviluppo fetale, gli organi riprodotti per gli esperimenti: qui si sono formate generazioni di medici.
Già da venerdì si entra anche nel tempio anglicano voluto dai Whitaker e dagli Ingham, nella chiesa Holy Cross che è un Bignami di stili, da gotico del Nord Europa ai mosaici di ispirazione bizantina; al Villino Florio, rinato dopo l’incendio che lo distrusse; cercare i Serpotta all’ Oratorio di San Mercurio; cercare il genio nel cuore disseminato di simboli di Villa Giulia; nei marchingegni ingegnosi dell’Archivio comunale o quelli ideati dai re Borbone alla Casina Cinese, o rivivere al MuniPa la storia dell’Ateneo e dei suoi dipartimenti, con particolari del tutto inattesi. Da sabato si aggiungono gli altri luoghi: si potrà ritrovare il genio sull’arazzo settecentesco di Palazzo Comitini, nell’inedita casa museo degli Incorpora, dove l’ultimo erede racconterà la dinastia di fotografi della Palermo Felicissima che seppero fermare nel tempo un secolo. Senza dimenticare la precisione ingegneristica delle canalizzazioni dell’acqua potabile dei serbatoi di San Ciro o delle sorgenti del Gabriele: gettonatissimi, restano solo gli ultimi posti.
Orari e info su ciascun sito, esperienza o passeggiata su www.leviedeitesori.it e anche scaricando gratuitamente la APP Le vie dei tesori (versione Android e versione iOS) dove si potranno scegliere luoghi, esperienze e passeggiate sulla mappa interattiva e acquistare direttamente i coupon.