Una location tra le più incantevoli del Paese per immergersi ancora di più all’interno di un’atmosfera suggestiva, grazie al richiamo delle opere classiche. Al via ‘Alcantara in scena’, la visionaria manifestazione culturale voluta da Maurizio Vaccaro, presidente del Parco botanico e geologico Gole Alcantara, e sposata dalle istituzioni.
L’edizione 2022, presentata a Catania, vedrà in scena le “Troiane”, a partire dal 14 luglio nella Spiaggetta delle Gole, e “Un altro Prometeo”, a partire dal 15 luglio all’Anfiteatro delle Muse. Entrambe le opere sono scritte e dirette dal regista Salvatore Cannova.
Alla presentazione hanno preso parte l’assessore regionale al Turismo, Sport e spettacolo Manlio Messina, Maurizio Vaccaro per il Parco botanico e geologico Gole Alcantara, il presidente del Parco Fluviale dell’Alcantara, Renato Fichera, il sindaco del Comune di Motta Camastra che ha concesso il patrocino all’evento, Carmelo Blancato, la consulente del Parco Fluviale dell’Alcantara, Vera Greco, Angelo Carbone, per la Città metropolitana di Catania, Francesco Lo Presti – BCC Pachino – Gruppo ICCREA (main sponsor) e la deputata regionale messinese, Elvira Amata.
“Finalmente il lento ritorno alla normalità ci ha permesso di restituire al pubblico una manifestazione che, negli anni, ha visto crescere l’apprezzamento – ha esordito Maurizio Vaccaro – I cittadini, i turisti e gli operatori economici non vedevano l’ora di ripartire e noi siamo felicissimi di presentare l’edizione 2022. Dobbiamo infatti dare continuità a un’esperienza molto positiva, che dà visibilità a un territorio meraviglioso ed è volano di crescita economica per un ampio comparto turistico”.
Del valore della manifestazione dal punto di vista turistico ha parlato l’assessore Messina, che ha sottolineato come i numeri registrati dal comparto siano cresciuti negli ultimi anni, nonostante la pandemia, soprattutto in termini di pernottamento, generando per le imprese del settore milioni di euro. “Mi piace sottolineare due aspetti di questa manifestazione – ha detto Messina – da una parte, il valore della rete, la condivisione tra enti pubblici e privati, cosa che abbiamo sollecitato in questi anni più volte con risposte efficaci e stimolanti da parte del territorio. E poi, l’attrattività dal punto di vista turistico, perché lo scenario è cambiato e, se fino a 10 anni fa al turista bastava l’offerta balneario, oggi non basta più. Vuole un’esperienza nuova ed affascinante come questa”.
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