venerdì, 3 Maggio 2024

Al Cairo conferenza internazionale su ‘slow tour’

Poposta sul turismo relazionale integrato arriva da Università di Palermo

Si chiama Slow Tour, più tecnicamente turismo relazionale integrato, e si propone la riscoperta, in chiave moderna, del concetto del Gran Tour dei secoli passati. Di fatto, un concetto di viaggio che punta alla relazione tra le persone e non al turismo di massa. Se ne parlerà dal 24 al 26 ottobre al Cairo, alla terza Conferenza Scientifica Internazionale ospitata dalla Helwan University e promossa dal Collegio Universitario Arces, dal Cruec (Centro Ricerche nuovo Umanesimo Edoardo Caracciolo) e dall’Università degli Studi di Palermo, insieme all’Ambasciata d’Italia in Egitto. All’apertura della conferenza, con relatori da 20 Paesi, parteciperà anche Amr Abdel-Ghaffar, dell’Organizzazione Mondiale del Turismo dell’Onu. L’idea del turismo relazionale Integrato – si legge in una nota – è stata sviluppata negli anni da Leonardo Urbani, professore dell’Università di Palermo. E ora in cantiere c’è anche l’istituzione di un corso di laurea. L’intento è quello di riqualificare il concetto del viaggio come elemento di cultura, sull’esempio proprio di quel Gran Tour che hanno visto l’Italia, e la Sicilia in particolare, al centro dell’interesse di grandi viaggiatori come Wolfgang Goethe: un viaggio inteso come occasione di relazione, in sintonia con l’ambiente e le culture.

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