‘Le Vie dei tesori’ torna a Palermo per 4 weekend

Fino all’11 novembre diciassette luoghi aperti, trekking urbani a tema e collaborazione col Comune

17 siti aperti gratuitamente al pubblico, molti dei quali solitamente chiusi, i trekking urbani a tema e, novità di quest'anno, la collaborazione con il Comune di Palermo. Torna, per la sesta edizione, le "Vie dei tesori", il festival promosso dall'Ateneo palermitano che inizia oggi e andrà avanti fino a domenica 11 novembre per quattro weekend.
Quest'anno dunque i luoghi da visitare saranno 17, con apertura (tranne poche eccezioni) dalle 10 alle 18. Quindici appartengono all'Università e due al Comune che organizza anche visite guidate alle tre mostre allestite al loro intero: l'Archivio storico comunale di via Maqueda, (aperto per l'occasione il fine settimana del 19-20-21 ottobre, sabato 27 ottobre, e il fine settimana del 9-10-11 novembre) con la mostra di pergamene medievali "Il tabulario dell'Archivio storico comunale", e il Museo Pitrè, aperto tutti i quattro fine settimana della manifestazione, dove saranno visitabili le mostre "Pitrè tra memoria e futuro, Il primo allestimento del Museo all'Assunta" e "Viva Palermo e Santa Rosalia! La tradizione del Festino nelle collezioni del Museo Pitrè".
Immancabile lo Steri che si aprirà anche a suggestioni musicali e visive. Da venerdì 9 novembre, nella Sala delle Armi, la mostra dell'artista Margherita Bianca sul ficus di piazza Marina (preview il 7). E sempre il 9 novembre, nella Sala Magna, l'esibizione dell'Orchestra jazz giovanile di Baviera. Sabato 10 novembre (su prenotazione allo 091.6118168) nella chiesetta di Sant'Antonio Abate – proprio dove i Chiaromonte assistevano alle messe e alle funzioni – il coro Cum Iubilo proporrà invece un concerto di musiche sacre.  
Visitabili anche due tesori all'interno dell'ex Convento dei Teatini, oggi facoltà di Giurisprudenza: esclusivamente sabato 10 e domenica 11, la biblioteca ottocentesca del Circolo giuridico, nucleo fondante dell'intera biblioteca della facoltà. E, per tutti i 4 fine settimana, la Cappella dei Falegnami, un tripudio di stucchi e ori.
Si fa invece un passo indietro di due secoli visitando la Cripta delle Repentite in via Divisi, un gioiello solitamente chiuso al pubblico, che custodisce la storia del convento cinquecentesco delle Repentite, le ex prostitute convertite alla vita monastica e mantenute dalle cortigiane in servizio attraverso un'imposta pagata al Senato palermitano, una sorta di "porno-tax" ante litteram.
Ricco il programma anche per gli appassionati di scienza: si parte dal Museo Gemmellaro, (che partecipa alla manifestazione nei primi tre fine settimana del calendario), e che nell'occasione inaugura la sua nuova grande ala dedicata ai fossili siciliani e alle ricostruzioni della Sicilia nella preistoria. Qui, sabato 20 alle 18, lo spettacolo musicale a cura di Lab (loop acustic band) intitolato "Il tempo e la Sicilia".
Si prosegue con il Museo Doderlein di via Archirafi (aperto il 27-28 ottobre e il 10-11 novembre), che custodisce, come cristallizzato, l'ecosistema scomparso di un secolo e mezzo fa. E ancora, il Museo di Radiologia all'interno del Policlinico, uno dei pochi esistenti in Europa (tutti i 4 fine settimana), il Museo di Mineralogia (sabato 10 e domenica 11 novembre) in via Archirafi, con reperti provenienti da tutte le parti del mondo.
Alla cittadella di viale delle Scienze saranno invece visitabili il Museo storico dei motori e dei meccanismi (tutti i 4 fine settimana, ma solo il sabato e la domenica), che offre un viaggio attraverso la tecnica di altri tempi con l'affascinante collezione di motori e turbine; la Collezione Basile-Ducrot, con le 34 gigantesche tavole didattiche dell'Ottocento che servivano a Giovan Battista Filippo Basile a illustrare ai suoi allievi la storia dell'architettura italiana; il Museo della Chimica che raccoglie le attrezzature e gli strumenti di laboratorio utilizzati dai chimici dell'Università di Palermo, e sopravvissuti all'uso e al tempo.
Grande novità di quest'anno, i trekking urbani a tema (su prenotazione allo 091.6118168) in collaborazione con il Comune, un progetto che si svilupperà nei mesi prossimi con un'offerta stabile. Si parte domenica 21, alle 10, con una visita all'Orto Botanico. Si prosegue sabato 27 (con replica sabato 10 novembre), alla scoperta dei luoghi dell'etnografo Giuseppe Pitré: le case dove nacque a abitò, le strade dedicate agli antichi mestieri, la biblioteca etnografica con le prime edizioni, custodite a Palazzo Tarallo, che sarà aperto per l'occasione.
Domenica 28 (con replica domenica 4 novembre) ci si potrà avventurare nei misteri dell'Inquisizione spagnola a Palermo mentre domenica 11 novembre, un itinerario alla scoperta dei segreti del patrimonio botanico della città, a partire dal ficus di piazza Marina.

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