Capo Granitola, a Mazara del Vallo, dove nell’827 sbarcò la flotta araba, fa il paio con la spiaggia di Gela che nel 1943 registrò l’arrivo degli americani. Dall’Hotel San Domenico di Taormina passarono Truman Capote, Andrè Gide, Jean Cocteau, mentre ad un tavolino del bar Mazzara si sedeva ogni pomeriggio Giuseppe Tomasi di Lampedusa per scrivere brani del Gattopardo. L’albero Falcone connota una tragedia, come anche la cancellata di Villa Garibaldi, a piazza Marina vicino alla quale fu ucciso Joe Petrosino. Ci sono i luoghi del lavoro, dell’artigianato, della mitologia, del sacro, del gusto. Tutti raccolti nella prima "Carta regionale dei Luoghi dell’identità e della memoria", una vera e propria mappa da scorrere facendo intersecare l’uno sull’altro itinerari diversi, che sarà presentata oggi alle 11 nella sede dell’assessorato regionale ai Beni Culturali (via delle Croci, Palermo) dall’assessore Lino Leanza e dal direttore del Centro regionale di restauro Guido Mel. La sfida del Centro di Restauro è rivolta ai siciliani, chiamati a fornire spunti o allungare una lista che, a primo impatto, “denuncia” già oltre settecento luoghi. La “Carta” sarà infatti un progetto in continuo aggiornamento, finanziato dal P.O.R. Sicilia 2007-2013, che fornirà spunti per viaggi culturali, nuovi percorsi turistici, ipotesi di salvaguardia del territorio, manifestazioni culturali mirate.