Dopo l’Etna sarà Pantelleria la nuova meta trendy dell’enoturismo siciliano? L’isola siciliana ce la sta mettendo tutta ad attirare un nuovo target di turisti e così da domenica 31 agosto a giovedì 4 settembre tra i vigneti e il mare dell’isola ospita la prima edizione di Passitaly, kermesse interamente dedicata alla celebrazione dei vini passiti naturali del Mediterraneo.
Durante i cinque giorni buyer, operatori giornalisti ed enoturisti degusteranno il meglio dei vini dolci naturali prodotti sulle coste del mare chiuso. Un festival all’insegna del vino che però permetterà anche di esplorare le altre ricchezze dell’isola, dalle produzioni agricole d’eccellenza al patrimonio naturalistico e architettonico. La manifestazione infatti consentirà di scoprire l’isola attraverso “Pantelleria Experience”. Tre differenti percorsi legati a tre diverse specificità di questo territorio: enogastronomico, naturalistico-paesaggistico e storico-culturale. Oltre infatti alle visite aziendali, svolte nel pieno della vendemmia e con le uve già in appassimento naturale, si intersecheranno altri due itinerari proposti, quello dedicato alla natura ma anche all’agricoltura e al paesaggio rurale di Pantelleria e quello archeologico-culturale, ricco di suggestioni.
Il ricco e intenso programma della manifestazione sarà articolato in degustazioni e aperitivi che accompagneranno premiazioni, talk show con i produttori, serate di musica e iniziative culturali. Ogni giorno, dalle ore 18 e fino alle ore 20, nel grande cortile del Castello Barbacane di Pantelleria, sarà possibile degustare i vini passiti delle cantine italiane e straniere partecipanti alla manifestazione.
In chiusura, giovedì 3 settembre, a partire dalle ore 22, un gran finale di musica e ballo: l’intera isola sarà coinvolta in una special night in cui tutti, abitanti e turisti, saranno invitati a partecipare vestiti di bianco.
Attesa anche la presenza di Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole, che sabato mattina sarà a Pantelleria per partecipare alla vendemmia dello Zibibbo.
