58 delegazioni di Paesi partecipanti, 150 mila persone, oltre 600 tra imprese e operatori economici e altrettanti studenti presenti, 39 convegni svolti, oltre 1.200 incontri B2B effettuati, un guinness dei primati raggiunto con la preparazione di una cassata di oltre 1300 chilogrammi, e un protocollo d’intesa per la lotta allo spreco alimentare firmato: ecco i numeri della VI edizione di Blue sea land, l’Expo dei cluster del Mediterraneo, dell’Africa e del Medio Oriente, che si è conclusa ieri sera a Mazara del Vallo.
A fornirli Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto della pesca e della crescita blu, nel corso della conferenza stampa conclusiva a cui erano presenti anche il vicepresidente della Camera dei deputati Simone Baldelli, Umberto Vattani, presidente della Venice International University, il vicesindaco di Mazara del Vallo Silvano Bonanno i quali hanno tutti rimarcato l’alto significato di pace che ha la manifestazione in un tempo in cui diverse aree nel mondo sono alle prese con problematiche di stabilità. Evidenziata l’importanza della green e della blue economy e dell’economia circolare che aprono la strada a una nuova etica e solidarietà tra i popoli. Vattani ha reso noto che le delegazioni dei Paesi presenti alla iniziativa si sono impegnate a proporre Blue sea land per il premio Nobel della pace. Un momento emozionante ieri pomeriggio si è vissuto nel piazzale san Francesco dove tra la chiesa di san Francesco e la moschea Ettakwa i rappresentanti delle religioni cristiana, cattolica, ortodossa, ebraica, bektashi e musulmana si sono ritrovati per l’invocazione e la preghiera per la pace dei popoli.