Sono 86 le aziende del distretto Taormina-Etna tra bar, ristoranti, grandi industrie casearie e dolciarie, piccole imprese agricole, di apicoltura, servizi, e perfino i pescatori del porto di Catania, che partecipano al progetto Prometeo e che hanno scommesso sull'alta formazione per fare "rete" e rendere ancora più competitivo il loro territorio.
Un capitale umano che si traduce in oltre tremila lavoratori, su cui puntare per vincere le nuove sfide del mercato. Ecco perché linea "idea-guida" di Prometeo è la creazione di una rete, di un sistema "network" tra le imprese che operano nel territorio, e intende fornire strumenti per innovarsi, per modelli di produzione ecocompatibili, elevare gli standard qualitativi e comunicare al mercato e ai consumatori l'identità e l'origine territoriale dei propri prodotti.
In sostanza, grazie a questo progetto, le imprese potranno diventare sempre più "world oriented", capaci di affrontare le sfide poste dalla "globalizzazione", con competenze per innovarsi, svincolarsi da segmenti di mercato poco competitivi, tendere a modelli di produzione ecocompatibili, elevare gli standard qualitativi e comunicare al mercato e ai consumatori l'identità e l'origine territoriale dei propri prodotti.
Le attività formative, già programmate, saranno organizzate direttamente presso le aziende e prevedono momenti di formazione teorica in aula, integrata da formazione on the job e fad. In particolare, verranno realizzati 60 percorsi formativi che variano dall'ambiente, sicurezza e innovazione organizzativa, allo sviluppo organizzativo, innovazione tecnologica e competenze tecnico-professionali, per un totale di 2.700 ore di formazione.
