Pioggia di critiche e commenti da parte degli operatori turistici, e non solo, dopo la frase ‘choc’ del presidente della Regione Nello Musumeci che ieri ha invito cittadini lombardi e veneti a rimandare le loro visite in Sicilia per timore del contagio da coronavirus. Un tema quello della paura del contagio che avevamo già affrontato nell’editoriale “Contro il coronavirus il coraggio di non aver paura“.
“Credo che le parole del presidente Musumeci – ha commentato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – siano state un grave errore perché rischiano di esasperare proprio per l’autorevolezza di chi le ha pronunciate, un già grave clima di psicosi. E perché mortificano la professionalità degli operatori sanitari che operano in Sicilia e di quanti, operatori e imprenditori del turismo, hanno sempre mostrato e mostrano in queste ore grande cultura dell’accoglienza unità a serio senso di responsabilità“.
E anche la nostra pagina Facebook è stata intasata dai commenti degli addetti ai lavori.
“La comunicazione di un Governo Regionale – scrive Giovanni Ruggieri – non può essere affidata a chi non ne conosce gli effetti e le corrette modalità, anche se proviene da chi ha un ruolo istituzionale! Dove sono gli addetti degli uffici del Cerimoniale e delle comunicazioni istituzionali e dove sono gli addetti stampa del Governo, sono loro i primi a tutela delle Istituzioni! Questo è un mestiere che non si può improvvisare. Possibile che si agisca in questo modo, generando allarmismi internazionali? possibile che non si conoscano gli effetti di una comunicazione improvvisata, distorta e non organizzata?”
“Invece di rasserenare il presidente della Regione Sicilia dice ai turisti di stare a casa!!! È se togliamo i turisti di cosa camperà la Sicilia, di sussidi di disoccupazione?”, aggiunge Piero Libro.
“Ma possibile che ognuno in questo paese vada per proprio conto? Possibile che non ci sia una strategia comune?” fa eco Elena Pallotta.
“Ma ci vuole tanto ad ammettere la verità? È un virus che ha un bassissimo tasso di mortalità ma che allo stesso tempo ha un alto tasso di contagio, essendo un ‘nuovo’ ceppo e difficile tutt’ora da fronteggiare. Specie per la sanità siciliana. Promuovete invece iniziative al fine di tranquillizzare la popolazione sulla gravità di questo virus e allo stesso tempo informare e consigliare azioni che limitino il più possibile il contagio nella nostra penisola e anche fuori”, dice Laura Montagny.
“Veramente una genialata! Era proprio quello che ci serviva – sottolinea Salvatore Caronia – fermare l’unico flusso di turisti ormai rimasto!”.
“Quando andrete a votare ricordatevi di chi ha messo la parola fine a migliaia di attività commerciali nel turismo siciliano”, aggiunge Giorgio Calò.
Oggi però il presidente della Regione Nello Musumeci è tornato alla carica. Il governatore ha pubblicato sulla propria bacheca Facebook un sms ricevuto da una cittadina che segnala assenza di accertamenti per i passeggeri di un volo da Milano.
“È l’ultimo allarmato sms ricevuto stamane sul mio cellulare. Uno delle centinaia arrivatimi in questi giorni. E i controlli sanitari obbligatori dello Stato sui passeggeri in arrivo? Assenti o lacunosi, ovunque in Sicilia: aeroporti, porti, Stretto di Messina. Eppure, qualche idiota specula sul mio invito alla prudenza rivolto ieri ai cittadini delle zone “gialle” a grave rischio di contagio a rimandare di qualche settimana la loro venuta in Sicilia, per la latitanza di misure preventive del governo centrale. Che tristezza!“