Alitalia cancella il Catania-Bologna e delude gli adv

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera che Giuseppe Mazza della Sirio Viaggi ha inviato a Giulia Tombolini di Alitalia che si sofferma sull’aspetto sociale che riguarda la forte richiesta di voli diretti tra Catania e Bologna.

“Ciao Giulia, mi faccio portavoce anche da parte di altri colleghi  agenti di viaggio e operatori turistici. C’è una forte richiesta da parte di voli diretti da Catania su Bologna. Dopo la chiusura dei voli Air One è rimasta solo la Ryanair con un volo diretto fino alla fine di ottobre e da novembre ce ne saranno due. I voli sono sempre pieni e chi deve andare a Bologna con Alitalia deve fare scalo a Roma. Molte volte anche queste tratte sono piene soprattutto i primi voli  della giornata.

Altra nota dolente che richiederebbe una particolare attenzione da parte del management Alitalia è che Ryanair non imbarca barellati e sedie a rotelle, pertanto chi si vede costretto, per infortuni o altro, a recarsi al Centro di Ortopedia di Bologna ed è traumatizzato deve prendere Alitalia via Roma, anche le persone anziane che hanno difficoltà a camminare e che non possono scendere da un aereo e salire su un altro. Le telefonate che ci giungono in agenzia sono di casi anche disperati che avrebbero bisogno di un volo diretto per Bologna.

Eppure, in tutti questi mesi, un aspetto non marginale della questione Alitalia è stato ignorato: l’aspetto sociale. Se da una parte è stata data la giusta importanza ai lavoratori della compagnia che hanno rischiato e altri rischiano di perdere il proprio posto di lavoro, dall’altra è stata ignorata l’utilità sociale della compagnia.

Altro  nodo dolente è per chi viaggia regolarmente con gli amici a quattro zampe al seguito: prima poteva farlo, ma adesso che Air One non vola più su Bologna e su altre città, perde una grossa fetta di mercato e sono tanti i passeggeri con PETC al seguito. Le concorrenti non prevedono il trasporto di animali in stiva e le poche che garantiscono il trasporto in cabina non hanno una copertura sufficiente nell’ambito del mercato domestico italiano. Ryanair, rimasta unica a servire Bologna, da Catania non permette il trasporto di animali in cabina né i loro aeromobili sono attrezzati con stive pressurizzate.

Altro nodo dolente riguarda i minori non accompagnati. Prima c’era Alitalia ad offrire il servizio, ma ora che non c’è più, i bambini, per viaggiare, devono necessariamente essere con qualcuno. E se quel qualcuno, per i motivi più disparati, non può partire, neanche i bambini possono farlo.

Di situazioni  di questo genere ce ne sarebbero a bizzeffe, ma non voglio dilungarmi molto. Il messaggio, comunque, è chiaro: perdendo una volta per tutte queste tratte è come se si fosse tornati indietro di decenni in termini di qualità, e decenza, del trasporto aereo nel nostro paese: avremmo di fatto negato il diritto alla mobilità ad intere categorie speciali di passeggeri, una cosa a dir poco scandalosa per un paese civilizzato. In questo momento storico credo che Alitalia sia un vettore insostituibile per servizi e assistenza ai passeggeri e non può competere minimamente con le low cost che in questo decennio hanno preso il sopravvento”.

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