Maggiore sinergia tra le associazioni di categoria. Una ricetta a costo zero per ottenere una maggiore incisività nelle decisioni della politica che riguardano il turismo. E' questo in sintesi il succo dell'intervento di Gioacchino Azzolini, imprenditore alberghiero, che risponde così alle dichiarazioni di Massimo Coraci, presidente della Sezione Alberghi e Turismo di Confindustria Palermo, pubblicate martedì 187 maggio su sicilia.travelnosp.com nella news "Azzolini-Coraci e quel 'posticino nella gestione dei tavoli'".
"Vorrei ribadire – scrive Azzolini – che le mie osservazioni non sono dirette a mettere in discussione la correttezza e l'impegno individuale dei singoli presidenti regionali e provinciali di Federalberghi, Federturismo e Assoturismo, ma hanno lo scopo di creare una migliore progettualità e maggiore incisività nei confronti delle istituzioni attraverso un'azione unitaria e coordinata su singole problematiche. In particolare, sarebbe doveroso intervenire per evitare il silenzioso passaggio di competenze dalle Aziende Autonome per l'Incremento Turistico (sciolte) alle Province senza nessuna informazione e nel più completo arbitrio legislativo; essere presenti con proposte unitarie nella formulazione di regolamentazione in materia di classificazione alberghiera e chiedere all'assessorato al Turismo una nostra attiva partecipazione nello studio della proposta; rivendicare con forza alla classe politica regionale e all'assessorato al Turismo una legislazione chiara e coordinata in materia di turismo, superando l'attuale confusione tra Consiglio Regionale Turismo, Servizi turistici Regionali, costituendi Distretti Turistici e compiti delegati alle Province; formulare una nostra proposta per l'utilizzo dei fondi comunitari per la riqualificazione, l'ampliamento e la costruzione di strutture ricettive, superando l'attuale concorso a premi dei "Bandi", spesso distorsivi e fonte di corruzione e permettere piuttosto al singolo operatore di preparare progetti e interventi ben studiati. Ritengo possibile e utile, – conclude Azzolini – se ne abbiamo la volontà, far lavorare assieme i presidenti regionali delle associazioni di categoria. Tutto questo non comporta nessuna spesa: è solo questione di volontà, impegno e maturità sindacale".