Filt-Cgil: “No a nuovi scali in Sicilia”

Rota: “Puntare invece sulle infrastrutture per raggiungere quelli esistenti”

“Costruire nuovi aeroporti in Sicilia non ha più senso. Meglio invece puntare sui due versanti, quello orientale con Catania-Fontanarossa in testa, e quello occidentale con Palermo, per potenziare l’esistente, costruire il nuovo che era già stato progettato e tutelare al massimo i lavoratori”. Questa, in sintesi, l’opinione emersa dall’incontro di ieri a Catania della Filt-Cgil nazionale e regionale che ha ospitato il ‘Comitato di settore’ della Camera del lavoro. Per il sindacato, “gli aeroporti siciliani non devono andare in concorrenza tra loro. Al contrario, deve immaginarsi uno sviluppo armonico tra gli scali già esistenti – ha sottolineato il segretario Filt-Cgil della Sicilia, Giacomo Rota – e città come Agrigento o Gela non hanno bisogno di nuovi aeroporti ma di condizioni concrete per raggiungere quelli a loro più vicini con mezzi più idonei; ad esempio costruendo qualche chilometro in più di ferrovia e infrastrutture che servirebbero davvero. Sarebbe un grave errore replicare ciò che è successo a Milano, dove il secondo hub di Malpensa funziona al 60%”. Infine, la Cgil ha ricordato che sull’aeroporto di Fontanarossa, c’è un piano di previsione dell’Enac che ipotizza 10 milioni di passeggeri nei prossimi anni, un dato che secondo il sindacato “deve essere tenuto seriamente in considerazione”.

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