La domenica delle Palme è d'obbligo assistere alla rievocazione della più antica tradizione di Caccamo: "U Signuruzzu a cavaddu". Bambini festanti con in mano ramoscelli d'ulivo e campanelle precedono, al suono delle campane di tutte le chiese, l'ingresso in paese di un chierichetto che nella fantasia popolare rappresenta Gesù che cavalca un asinello bardato ed infiorato con accanto gli apostoli : dodici ragazzi con le tuniche rosse che reggono in mano dei lunghi rami di palme. Accompagnati dalla banda musicale, vanno in giro per il paese facendo soste nelle chiese, e sempre accolti festosamente, concludono la sfilata nel piazzale antistante la chiesa Madre dedicata a San Giorgio Martire dove l'arciprete benedicendo la folla accoglie solennemente Gesù e poi, durante la celebrazione della messa, vengono benedette le palme.
Quest'anno l'evento avrà luogo domenica 13 aprile dalle 8.30 alle 11.45 e prevede il passaggio e le soste in 5 chiese, tra le 33 presenti ancora oggi a Caccamo.
Un'occasione in più per scoprire il bellissimo entroterra collinare e il borgo medioevale di Caccamo coniugando folklore, beni monumentali, natura, medioevo e barocco. E senza dimenticare la gastronomia: quella domenica infatti a Caccamo si possono gustare la pasta fresca "ca frittedda", "a sasizza chi qualuzzi", "a pasta ccu maccu", il Panacèna, la Salsiccia pasqualora, il Tarallo di carnevale e l'insalata di arance e cedro. Per info: 091.8121312 – 339.3721811 – 091.8149744 – siciliaedintorni@alice.it – infocaccamo@libero.it.