Agrigento, il mondo del turismo dice basta al far west delle vacanze

È ancora allarme abusivismo nell’agrigentino. Dopo l’appello lanciato dal presidente del Distretto turistico Valle dei Templi, Gaetano Pendolino, che abbiamo riportato lo scorso 30 agosto, per istituire una task force contro B&B e case vacanza abusive, anche il presidente della Camera di Commercio di Agrigento, Vittorio Messina, chiede di intensificare i controlli.

Secondo Messina “occorre che il legislatore regionale ponga rimedio a quello che è diventato un vero e proprio far west delle vacanze attraverso norme precise che prendano atto della situazione attuale e dell’uso delle nuove tecnologie che hanno contribuito a determinare una rivoluzione che da anni attende di essere opportunamente regolamentata”.

“Peraltro – continua il presidente della Camera di Commercio – la presenza di queste strutture irregolari va non solo contro il principio della leale concorrenza, ma rende anche inefficace le statistiche sulle presenze turistiche e minaccia la sicurezza connessa alla denuncia di pubblica sicurezza. Non c’è motivo per essere contrari alle proposte alternative offerte dalle strutture extralberghiere, tuttavia, è opportuno che venga avviato un percorso di legalità e trasparenza nel settore”.

Sulla vicenda sono intervenuti anche il presidente del Consorzio Turistico Valle dei Templi, Fabrizio La Gaipa, e il presidente Assohotel Sicilia Centro Meridionale, Paolo Pullara. “Basta con l’abusivismo e l’approssimazione – si legge in una nota -. Si esprime un plauso per l’ottima l’iniziativa del Distretto Turistico Valle dei Templi che chiede l’intervento di una task force congiunta per risolvere il problema delle strutture ricettive abusive ad Agrigento”.

Ma anche dalla parte dei B&B si chiedono maggiori controlli. Il presidente dell’Associazione B&B Agrigento, Giovanni Lopez, sottolinea l’importanza della comunicazione obbligatoria degli alloggiati nelle strutture alla polizia. “Pensiamo di essere immuni al fenomeno crescente dei foreign fighters? Lo speriamo certamente con tutto il cuore, ma il rischio esiste ed è concreto. E non si tratta di allarmismo ma della realtà in cui viviamo”. Per questo l’Abba ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per dare la possibilità alle strutture di regolarizzarsi “affiche il sistema extralberghiero sia sano e produttivo per tutti”.

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