Arriva il decreto di Leanza “salva teatri antichi”

Stilate linee-guida per la loro gestione, manutenzione e fruizione

Per tutelare i diciannove siti, tra teatri, anfiteatri e odeon antichi della Sicilia, arriva il decreto salva teatri stilato dall’assessore regionale ai Beni culturali, Nicola Leanza. L’obiettivo è regolare l’uso, programmare la gestione e prevenire i rischi di crolli di tutti i tipi di teatri, da quelli in attività come il teatro greco di Siracusa, Morgantina, Tindari e Palazzolo Acreide, a quelli aperti solo per tour turistici, come Taormina e Segesta, fino a quelli rovinati da tentativi errati di copertura, come Eraclea Minoa o interrati, come quello di Prizzi. “I teatri antichi fanno parte del Dna della Sicilia – sottolinea l’assessore – vanno curati quelli già ammalati, conservati in salute quelli senza problemi perché costituiscono un tesoro della cultura mediterranea. Da qui l’esigenza preventiva di linee-guida per la loro gestione, manutenzione e fruizione, a cui facciano riferimento tutti i paesi del bacino mediterraneo”. Nell’atto di indirizzo firmato da Leanza, propedeutico al decreto regionale, sono elencati i punti chiave a cui Soprintendenze ai beni culturali e organizzatori di eventi dovranno attenersi. Tra le linee guida c’è l’esclusione di eventi che alterino l’identità archeologica e paesaggistica dei teatri e di strutture invasive mentre i restauri dovranno limitarsi ad un impatto minimo, senza danneggiare e alterare l’assetto originale. Inoltre, gli organizzatori di eventi condivideranno la responsabilità dell’utilizzo dei teatri; sarà ammesso l’impiego nella cavea solo di strutture rimovibili, le attrezzature sceniche dovranno essere installate temporaneamente e una parte degli incassi degli spettacoli sarà destinato al piano di gestione del teatro. Infine, Leanza ha anche annunciato che nel prossimo Por 2007-2013 saranno destinati al teatro greco di Siracusa 3 milioni di euro per interventi di restauro e manutenzione.

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