Cala definitivamente il sipario sul GAL delle Isole Minori della Sicilia, un GAL fortemente voluto dal partenariato privato e di cui facevano parte tutti i comuni delle isole minori siciliane. Il GAL non ha infatti trovato spazio nel nuovo Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sicilia 2014-2020.
“I motivi di tale esclusione non sono del tutto chiari, probabilmente semplicemente connessi alla scarsa o eccessiva attenzione di qualche politico e qualche funzionario, e ci lasciano decisamente perplessi”, commenta Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e Isole Minori della Sicilia.
A nulla è servita la tardiva presa di coscienza dei sindaci delle isole che hanno visto chiudersi la porta in faccia su quello che sembrava essere un diritto ormai acquisito, come il riconoscimento degli svantaggi e delle peculiarità connesse all’insularità: la deroga al limite minimo dei 60.000 abitanti ottenuta dalle piccole isole nel precedente PSR 2007-2013 e negata in quello attuale.
Inoltre, nell’ambito della risoluzione del Parlamento Europeo del 23 marzo del 1998 si fa esplicito riferimento all’importanza di incoraggiare forme di aggregazione inter-insulare.
“Non si comprende, pertanto – insiste il presidente di Federalberghi Isole Minori della Sicilia – a cosa dobbiamo la ‘svista’ di non prevedere nel nuovo PSR (2014-2020) la deroga al numero di abitanti per le isole minori. Infine registriamo il totale fallimento del meccanismo di costituzione o di consultazione del partenariato attraverso il quale non siamo stati rappresentati, visto che nessuna delle parti sociali coinvolte ha nemmeno ritenuto di sollevare la questione relativa all’opportunità di consentire alle isole di poter continuare ad avere un proprio GAL”.