Scoprire le meraviglie del barocco catanese e il culto di sant’Agata che permea l’artigianato locale, le tradizioni gastronomiche e l’aspetto urbanistico della città, ricostruita dopo il grande terremoto di fine ‘600. E’ l’obiettivo che si pone il Distretto Culturale di Catania nato grazie al supporto della Fondazione Cariplo e promosso dalla Curia arcivescovile di Catania (ente capofila), la Fondazione Diocesana per i beni culturali, l’Azienda Provinciale per l’incremento Turistico, il GAL Terre dell’Etna e dell’Alcantara, l’Ente Parco dell’Etna, e Confcommercio/Fipe.
Il risultato è una proposta multiforme che si articola intorno a quattro grandi temi, ognuno dei quali approfondisce un aspetto peculiare della cultura locale: arte, culto e storia; artigianato; enogastronomia e ambiente, per la quale è prevista anche la costruzione di pacchetti turistici che promuovano Catania come città d’arte offrendo una vacanza dal taglio culturale, rivolta anche al turismo scolastico, da fruire da sola o eventualmente come estensione di altre tipologie di turismo già sviluppate nell’area. “La soddisfazione per l’avvio di questa importante iniziativa – sottolinea Giuseppe Finocchiaro, coordinatore del progetto per conto della società di consulenza Theorema che ha curato la progettazione – deriva dall’avere coinvolto attivamente diverse realtà che operano nella nostra provincia. Un lavoro di coordinamento duro che ha garantito la riuscita dell’iniziativa poiché ciascun partner ha contribuito in maniera proficua all’avvio del primo Distretto Culturale della nostra provincia”.