Dalle Eolie a Lampedusa l’allarme per il turismo delle isole minori

L’emergenza sanitaria da coronavirus potrebbe infliggere un colpo ferale alla fragile economia delle isole minori siciliane basata prevalentemente sul turismo. “La situazione finanziaria dei Comuni siciliani è gravissima, ma lo è ancor di più quella dei Comuni delle Isole minori a causa della penalizzante condizione di insularità”, ha detto Leoluca Orlando, presidente dell’Anci Sicilia intervenendo a sostegno dei sindaci di Favignana, Lampedusa, Malfa, Pantelleria, Santa Marina Salina e Ustica che hanno rivolto un appello al presidente Giuseppe Conte e al presidente Nello Musumeci per sollecitare interventi normativi e finanziari in favore delle Isole minori. “Bisogna tenere presente – ha osservato Orlando – che il settore del turismo, su cui si basa prevalentemente l’economia di questi territori, è in forte crisi e serve, quindi, un cambio di passo da parte del Governo nazionale e della Regione per trovare soluzioni mirate anche su questo fronte, in previsione di una stagione turistica che assume sempre di più i contorni del disastro annunciato”.

Tra le richieste avanzate da oltre un centinaio di operatori turistici e commerciali delle Eolie a Musumeci ci sono la possibilità di accedere a finanziamenti commisurati al 25% del fatturato prodotto dell’anno 2019, garantiti dallo stato a tasso 0 e rimborsabili in almeno 10 anni a partire dal 2022; la sospensione di tutti i tributi locali e delle tasse fino ad aprile 2021; agevolazioni sul prezzo del biglietto di navi ed aliscafi per tutte le tratte da e per le Isole Eolie per incentivare il turismo; accesso alle misure di liquidità delle banche previste nel decreto, possa essere esteso anche per le imprese segnalate in Crif e la moratoria dei titoli bancari non andati a buon fine con esonero della trascrizione in Cai e sistemi informativi fino ad aprile 2021; l’obbligo per tutti coloro che si imbarcano verso le Eolie, siano essi turisti, pendolari o residenti in transito di avere effettuato prima dell’imbarco i test sierologici rapidi, fino alla durata dell’emergenza. Gli operatori chiedono anche che “vengano realizzate delle strutture sanitarie per i necessari controlli in tutti i porti di accesso alle Isole Eolie e il potenziamento della struttura ospedaliera di Lipari e istituzione di un fondo di emergenza per le imprese in difficoltà”.

Preoccupazione è stata espressa anche dal sindaco di Lampedusa, Totò Martell: “il turismo a Lampedusa non ripartirà, questa è la verità: le imprese sono fallite. Tutti i cittadini sono venuti in municipio a chiedere gli aiuti alimentari. Se prima un volo dal nord Italia a Lampedusa costava 500 euro, adesso con la metà dei passeggeri sugli aerei per via delle misure di sicurezza un biglietto potrebbe costare anche mille euro”.

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