Scoprire i giochi usati nel Medioevo si può. A Ficarra da qualche mese ha aperto il museo, il primo in Italia, interamente dedicato al mondo ludico medievale. Passeggiando tra le stanze della fortezza carceraria di salita Castello, recentemente restaurata, sarà possibile, infatti, scoprire i segreti dei passatempi dell'epoca. Cinque in tutto le sezioni: giochi mimici, su tavola, educativi, tra fantasia e poverta' di mezzi, di movimento. ''Si tratta di un museo didattico – spiega l'antropologa Elisa Averna, ideatrice del progetto – il mondo ludico medievale è ancora oggi poco conosciuto e rarissimi sono i reperti originali. Il motivo è semplice: i giocattoli, sopratutto quelli dei ceti sociali poveri, erano costruiti con materiali facilmente deteriorabili come legno, pezzetti di stoffa, ritagli di cuoio, ciottoli, ruote di carro rotte. Difficile quindi trovarne traccia dopo il loro utilizzo o secoli di permanenza sottoterra''. Ecco perché, dopo lunghe ricerche iconografiche e letterarie, tutti i giocattoli esposti nel Museo sono riproduzioni accurate eseguite dal padre Giuseppe Averna.
Ma il Museo dei giochi e del giocattolo medievale è solo il primo tassello di un progetto più ambizioso. L'obiettivo, infatti, è quello di ricostruire un intero borgo medievale con la taverna, la bottega dello speziale, la casa del popolo e quella del nobile. Insomma offrire agli appassionati un percorso turistico completo alla scoperta di cavalieri e dame.
Una scelta in controtendenza, quella del Comune di Ficarra, che sembra essere premiata dalle presenze turistiche. ''Abbiamo raggiunto ottimi risultati – assicura Antonino Indaimo, assessore comunale alla Cultura e al Turismo – l'amministrazione ha deciso di puntare su un turismo culturale e a misura d'uomo e circa il 30-40% del bilancio comunale è riservato proprio ad eventi culturali. E secondo una ricerca condotta dall'Unpli, Ficarra è tra i 19 Comuni d'Italia da salvare''.