Il turismo di Cefalù alza la voce: subito ristori e defiscalizzazione

Oltre 200 persone hanno partecipato al sit-in organizzato dalle associazioni del comparto turistico a Cefalù. Le associazioni chiedono ristori concreti, immediati ed adeguati, una tassazione proporzionale alla stagionalità, almeno un anno fiscale bianco; e che Cefalù, come sito Unesco, venga presa in considerazione per altre fonti di ristoro come quelle per le città d’arte.

“Cefalù, pur essendo il secondo polo turistico siciliano, è una destinazione ancora prettamente stagionale – ha ricordato Francesco Randone, presidente Federalberghi Ceefalù e titolare dell’Hotel Baia del Capitano, intervistato da Travelnostop.com -. Il 70/80% delle attività ecopnomiche della città sono legate al turismo e dunque negli ultimi 12 mesi essendo il turismo in ginocchio lo è l’intera città. Non abbiamo ricevuto nessuna attenzione dal governo regionale nè da quello nazionale e anche i ristori, quelli che sono pervenuti, sono troppo esigui. Il 20% delle attività turistiche non ha mai aperto i battenti nel 2020 ma i costi fissi e la pressione fiscale sono rimasti inalterati facendo soltanto aumentare l’indebitamento con il sistema bancario. Dal Comune abbiamo ricevuto l’esenzione per il suolo pubblioco e un abbattimento del 25% per il pagamento della Tari in attesa del fondo perequativo della Regione che ancora non arriva. Inoltre, sul fronte del See Sicily, quasi nessuna delle imprese ricettive ha ancora ricevuto copia del contratto da parte degli uffici dell’assessorato regionale al Turismo. Infine, anche questo decreto sostegno atteso per le prossime ore, dalle prime indiscrezioni, sembra non poterci offrire dei ristori adeguati alle perdite subite dal comparto. Basti pensare che proprio nel 2020, anno in cui la mia attività compiva 50 anni, non ho mai aperto al pubblico”.

NCC, tassisti, autotrasportatori e guide turistiche, ma anche il settore edilizio, hanno fatto sentire la loro presenza e il loro sostegno. Al sit-in hanno preso parte non solo le categorie legate al settore turistico ma anche molti concittadini che in quest’ultimo anno, si sono resi conto che il turismo, in maniera diretta o indiretta, “entra” nelle case di tutti ed hanno, quindi, voluto manifestare la loro vicinanza. Tra i partecipanti anche il sindaco, Rosario Lapunzina, e sua Eccellenza Monsignor Giuseppe Marciante, vescovo di Cefalù che ha puntualizzato come, secondo lui, sia necessario una defiscalizzazione per aiutare le attività a poter andare avanti e come sia necessario dare dei contributi proporzionati, reali ed immediati.

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