Isole minori, beni culturali per destagionalizzare

Da oggi tre giorni di convegno a Palermo. 15 gli interventi già previsti

Una tre giorni dedicata alla valorizzazione dei beni culturali delle isole minori della Sicilia. Si apre oggi a Palermo il ‘laboratorio progettuale’ per fare il punto della situazione sui 15 interventi già programmati grazie ai fondi previsti dall’Apq sviluppo locale (Accordo di programma quadro), 27 milioni di euro da utilizzare nei prossimi anni. L’iniziativa punta a valorizzare i beni culturali presenti nelle isole minori con l’obiettivo di intercettare sui mercati internazionali un particolare segmento di turisti di ‘nicchia’, ovvero quei visitatori colti, interessati a visitare e a conoscere il patrimonio culturale delle isole minori fuori dalla tradizionale stagione estiva. All’incontro plenario, previsto per oggi, seguiranno gli incontri bilaterali tra gli esperti e i tecnici delle singole amministrazioni comunali delle isole minori. Tra gli interventi programmati e già finanziati grazie a questo Apq, il recupero del castello di Punta Troia, a Marettimo, che verrà destinato a museo delle carceri; la realizzazione di un Centro visitatori a Leni (uno dei tre Comuni di Salina), in contrada Valdichiesa alle pendici della Riserva naturale terrestre di Monte Fossa delle Felci; il restauro del castello della Falconiera a Ustica, destinato a museo vulcanologico; la riqualificazione di piazza Mazzini e del palazzo comunale a Lipari (dove verrà realizzata una sede distaccata dell’Università di Messina); un centro culturale e musicale a Malfa (altro comune dell’isola di Salina); la valorizzazione del villaggio preistorico Mursia Cimillìa a Pantelleria.

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