La sfida dello smart-working adesso è rivitalizzare i borghi

Il mercato del lavoro ha svuotato borghi e zone rurali ma, oggi, lo smart working può invertire tale tendenza.Ecco perchè, in questi ultimi giorni, il GAL Madonie ha ospitato alcune tappe del progetto Van Working di Samuel Lo Gioco formatore della pubblica amministrazione e fondatore di Smart Working Magazine. Le località visitate sono state Nicosia, Lascari, Bompietro (nella foto), Valledolmo e Roccapalumba. Paesi scelti in rappresentanza dei Centri Stella del GAL Madonie dove Lo Gioco, accompagnato da Dario Costanzo, ha incontrato amministratori e cittadini trasmettendo il suo entusiasmo per lo smart working che può invertire l’attuale centralizzazione del mercato del lavoro nelle grosse città.

L’iniziativa di Samuel Lo Gioco, che si inquadra perfettamente nel progetto di connettività delle aree bianche del territorio del GAL Madonie, è un viaggio tra i borghi italiani con la missione di sensibilizzare imprese e cittadini sulle opportunità dello smart working e del digitale per il rilancio delle economie emarginate dal “digital divide”.

A bordo di un van tecnologico allestito a ufficio e nel pieno rispetto dell’ambiente, Samuel Lo Gioco, partito dalla Toscana, ha già fatto tappa in diversi paesi della penisola e durante il suo viaggio si è anche confrontato con operatori di prossimità che, offrendo banda larga nei piccoli comuni nei quali i grandi operatori non hanno interesse a investire, rappresentano la spina dorsale della connettività del Paese per le cosiddette zone bianche o a “fallimento di mercato”.

L’idea di Samuel Lo Gioco nasce dalla consapevolezza che il 54% del suolo nazionale è occupato dai piccoli borghi nei quali abitano circa 9,8 milioni di persone, che rappresentano il 16% degli italiani. Inoltre, sono più di 5 mila i centri con meno di 5 mila abitanti (dati Istat e Osservatorio Politecnico di Milano). Tali numeri si sposano perfettamente con quelli dello smart working che ha visto un’accelerata durante la pandemia, con 5,35 milioni di persone che lavorano ancora oggi in parte da remoto, mentre sono potenzialmente 8,3 milioni gli italiani che ricoprono mansioni che possono essere condotte anche in smart working.

In tutti gli incontri avuti con gli amministratori locali dei paesi del GAL Madonie, Samuel Lo Gioco ha evidenziato che “lavorare da remoto è diventata la nuova normalità. Un modello organizzativo del lavoro che offre la più importante flessibilità, svincolandosi dall’obbligo del luogo e del tempo. Questa libertà è uno degli strumenti per creare benessere nella vita, valorizzando come work/life balance”.

“Il progetto Van Working – afferma il responsabile di Piano del Gal Madonie, Dario Costanzo – si inserisce nel quadro delle iniziative promosse dal GAL per favorire una nuova antropizzazione dei borghi, avviati tristemente verso un lento ma inesorabile declino in termini di popolazione. La riorganizzazione degli spazi comuni, nell’ambito della rigenerazione ragionata dei centri urbani, può generare interesse negli smart workers che, vivendo per alcuni periodi dell’anno in località ospitali e organizzate, potrebbero rivitalizzare i nostri borghi”.

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