Isnello, cittadina di un migliaio di abitanti, a mezz’ora d’auto da Cefalù e a pochi chilometri da Castelbuono, nel parco delle Madonie, punta tutto sull’ospitalità diffusa nell’ottica del rilancio turistico e culturale. Famosa in Sicilia, e non solo, per ospitare il Centro astronomico internazionale per le scienze astronomiche “Gal Hassin”, attivo dal 2016, ormai punto di riferimento per la ricerca e la divulgazione scientifica, che ha ottenuto l’anno scorso la certificazione “Star Light” per il cielo con il minore impatto di inquinamento luminoso, Isnello condivide con altre località, come Piano Battaglia, il Monte Mufara, la seconda vetta dell’Isola dopo l’Etna.
L’idea dell’ospitalità diffusa nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Marcello Catanzaro, di mettere a disposizione dei visitatori il patrimonio immobiliare sfitto ed al contempo di metterlo a reddito. “L’idea – spiega Luciana Cusimano, assessore alla cultura, alle politiche giovanili e ai servizi turistici – nasce con l’Università europea del turismo di Cefalù con la quale abbiamo stipulato un protocollo d’intesa che prevede la nascita di una cooperativa di comunità con accesso libero, che ha il vantaggio di avere un fine solidaristico, una durata illimitata e l’opportunità di portare avanti progetti legati alla sostenibilità ambientale”.
Isnello vuol mantenere la propria identità e il valore della propria comunità. “All’iniziativa hanno già aderito – dice Cusimano – una decina di proprietari, una casa sarà fungerà da reception con spazi per la prima colazione e al momento gli altri appartamenti potranno mettere a disposizione una trentina di posti-letto. Abbiamo fatto delle riunioni e le case sono già pronte”.