Cariddi, il traghetto storico dello Stretto di Messina, lasciato affondare nelle acque antistanti al porto nel marzo del 2006, una volta recuperato, potrebbe diventare un museo del mare. L’ipotesi è stata avanzata dall’assessore regionale alla Cooperazione e Pesca, Antonino Beninati durante Spaday, la manifestazione gastronomica, coordinata dalla Provincia regionale di Messina “Alimentaria Sicilia” e l’associazione Pescatori dello Stretto, che si è svolta, dal 4 luglio, a Capo Peloro, a Messina. L’assessore si impegnato a reperire i fondi necessari per recuperare in tempi brevi quel traghetto ferroviario costruito nel ’32 e poi saccheggiato e danneggiato dall’incuria, che giace ancora in fondo al mare. ” E’ mia intenzione – ha affermato Beninati – risolvere questa annosa questione e realizzare nello Stretto un museo galleggiante dedicato al mare in accordo con la Soprintendenza del Mare”. Da parte sua il soprintendente del Mare Sebasatiano Tusa, nel corso del suo intervento, ha chiarito le ipotesi progettuali che si differenziano per i costi, ma che potrebbero entrambe essere operative entro un anno e restituire alla città un bene da aprire alla fruizione turistica.