Botta e risposta tra commercianti e sindaco per la movida a Marina di Ragusa. Da alcuni giorni, per protesta, buona parte degli esercenti di locali notturni ha installato, all'esterno dei propri locali, cartelli con scritto "Vendesi attività in zona ex turistica per incompatibilità sonora". La questione è quella delle limitazioni a cui i locali sono stati sottoposti in base all'ordinanza antirumore emessa dall'amministrazione comunale per cercare di equilibrare gli orari notturni per la diffusione musicale: fino alle 2 di notte dalla domenica al giovedì e fino alle 3 di notte per il venerdì e il sabato. Orari e controlli troppo rigidi per i gestori dei locali.
Ma l'amministrazione comunale, che ha redatto l'ordinanza alla luce delle diverse riunioni più o meno ufficiali con i residenti e con gli stessi operatori commerciali, non intende fare marcia indietro. Tanto che il primo cittadino di Ragusa, Nello Dipasquale, annuncia che non ci sarà molta tolleranza: "I controlli, lo possiamo affermare con serenità, sono destinati ad aumentare. L'ordinanza deve essere rispettata. Chi non la rispetta, non solo si troverà dinnanzi alle sanzioni, ma rischierà di vedersi chiuso il locale". Insomma l'ordinanza c'è e va rispettata.
E alla provocazione dei commercianti, il sindaco risponde con un'altra provocazione: "Non necessariamente queste attività devono restare a Marina di Ragusa. Se hanno difficoltà ad abbassare la musica e a rispettare l'ordinanza, beh, a Marina non ci possono proprio stare".